Descrizione
Prendendo ispirazione dalla raffinata tecnica artigiana nota in oreficeria come filigrana, il volume intende mettere in risalto il minuzioso lavoro di intreccio e saldatura di filamenti linguistici, culturali ed estetici realizzato dalle poete arabo-americane e visibile per lo più in trasparenza nelle loro opere. Per Naomi Shihab Nye, Mohja Kahf, Suheir Hammad e Etel Adnan – si argomenta – la poesia non è mai espressione estetica fine a se stessa, né mero strumento di rivendicazione identitaria e politica, e neppure un mezzo per fornire informazioni su culture lontane rappresentate in modo spiccio come esotiche. Al contrario, la loro poesia si fa carico di dilemmi e preoccupazioni che riguardano l’umanità tutta. Impreziosita con orditi linguistici complessi, arricchita di alleanze interculturali e interrazziali originali, e traforata con aperture inaspettate e dunque sorprendenti, la loro poesia esprime un ethos pacifista e ambientalista destinato a modificare profondamente non solo il modo in cui percepiamo l’umanità, ossia oltre il paradigma Io vs. l’Altro, ma anche il mirabile cosmo che ci ospita.