Descrizione
I collaboratori di Grammars of the Urban Ground sviluppano un nuovo quadro concettuale e un nuovo vocabolario per cogliere i processi complessi, mutevoli e interattivi che danno forma alle città contemporanee. Basandosi sulla teoria marxista, femminista, queer e razziale critica e sulla svolta ontologica degli studi urbani, propongono una modalità di analisi che resiste all’uso di categorie isolate come “economia”, “società” e “politica” urbana. Oltre ad affrontare concetti chiave degli studi urbani come l’espropriazione e la scala, i contributi esaminano le infrastrutture della vita plutocratica a Londra, riconfigurano le nozioni di gentrificazione come processo di allontanamento razziale e cercano archivi alternativi per la conoscenza della densità urbana. Presentano inoltre casi di studio della vita cittadina ai margini e nelle periferie di San Paolo, Kinshasa, Nairobi e Giacarta. In questo modo, offrono una base per comprendere meglio le forze connettive e aggregative del fare città e gli intrecci e le relazioni che costituiscono le città e la loro politica quotidiana.
Collaboratori. Ash Amin, Teresa Caldeira, Filip De Boeck, Suzanne Hall, Caroline Knowles, Michele Lancione, Colin McFarlane, Natalie Oswin, Edgar Pieterse, Ananya Roy, AbdouMaliq Simone, Tatiana Thieme, Nigel Thrift, Mariana Valverde