Descrizione
Il 17 gennaio del 1961, meno di sette mesi dopo la consacrazione elettorale e politica della vittoria della sua linea indipendentista e unitaria, Patrice Emery Lumumba fu trucidato da un commando belga-congolese insieme a due compagni di sventura. La micidiale congiunzione di interessi economici e di esigenze geostrategiche connesse alla Guerra fredda ebbero rapidamente la meglio sulle ragioni di quella democrazia, ancorché formale, che pure l’Occidente si vantava di avere introdotto attraverso il colonialismo. Il recente cinquantenario delle Indipendenze africane richiama alla nostra attenzione il discorso pronunciato da Lumumba il 30 giugno 1960. Questo discorso inatteso ha fatto di Lumumba il primo di tre eroi neri che hanno realizzato delle cose con le parole. Nella memoria del mondo contemporaneo, egli si situa accanto a Martin Luther King e Nelson Mandela. Le loro parole sono citate ogni volta che è necessario ricordare che la dignità schernita delle vittime dello sfruttamento, delle ingiustizie e del non riconoscimento dell’appartenenza all’umanità chiede riparazioni.