Descrizione
Il 21 agosto 1986, in una sera di luna nuova, tutta la vita della valle di Nyos, nella zona nord occidentale del Camerun, è spazzata via: polli, babbuini, zebù, uccelli cadono morti nell’erba, così come quasi duemila uomini, donne e bambini. Non vi è alcun danno materiale, capanne e palme sono intatte. Cosa è veramente successo in quello che è oggi considerato il disastro naturale più misterioso al mondo? Venticinque anni dopo la tragedia Frank Westerman intraprende un viaggio in Camerun per indagare in prima persona e ritrovare le storie che sono nate attorno a quella notte, incontra scienziati, politici, persone del posto, scrittori, intellettuali, antropologi, indaga sul campo e decostruisce ogni singolo aspetto di questa inspiegabile misteriosa morte di massa. E scopre due principali teorie che hanno per anni diviso la comunità scientifica, quella del vulcanologo autodidatta francese Haroun Tazieff che crede in una piccola eruzione vulcanica in un cratere sotto il lago, e quella dell’islandese esperto di geotermia Haraldur Sigurdsson, convinto che l’origine di tutto stia in una perdita di gas direttamente dal fondale del lago che ha poi sprigionato un’enorme quantità di anidride carbonica in valle. Nessuna delle due tesi riesce a spiegare il caso e, quando la scienza fallisce, ecco che si aprono numerose porte per grandi storie che la tradizione orale trasforma in miti, o per quelle della tradizione popolare, quelle degli sciamani e degli anziani del villaggio che credono che un gigantesco uovo si sia rotto sul fondo del lago Nyos, diffondendo morte e un odore pestilenziale. Ma cosa è realtà e cosa finzione? Quali parole e quali immagini si sono aggiunte ai fatti e come hanno dato vita a nuovi miti? «I fatti macerano nel calore tropicale», dice Westerman, e questa è l’Africa dove «le voci e le storie sono l’ossigeno della società». Con il rigore giornalistico e la narrazione incalzante da romanziere che lo contraddistinguono, tra audaci vulcanologi, missionari e intellettuali africani, Frank Westerman arriva a esplorare l’origine delle leggende e dei miti, dando vita a un’indagine «in soggettiva» che intreccia storia e reportage e che ci trascina in un incalzante confronto tra scienza, religione, superstizione e complotto politico.