Descrizione
Quattro donne quarantenni le cui vicende sono variamente intrecciate – Chiamaka, Zikora, Kadiatou e Omelogor – sono le protagoniste di altrettanti capitoli di un’unica storia. Sono quattro caratteri femminili profondamente diversi, descritti con meticolosa finezza ed empatia, a cui corrispondono quattro modi di vivere sulla propria pelle, nella propria mente e nel proprio cuore, l’amalgama di identità, tradizioni e sogni che compongono l’animo femminile, e non solo.
Attraverso quattro indimenticabili voci femminili, Chimamanda Adichie torna al romanzo con una narrazione di ampio respiro sui temi che l’hanno resa un’autrice di culto, il femminismo e il razzismo, filtrati attraverso la delicata lente dei rapporti familiari e d’amore. Siamo nel pieno della pandemia e Chiamaka, detta Chia, in lockdown nella sua casa nel Maryland, riflette sulla propria vita e sulle proprie scelte. Bella di una bellezza mozzafiato, rampolla di una ricchissima famiglia nigeriana, Chia ha due ambizioni: scrivere un romanzo e trovare l’amore della sua vita. Inventatasi scrittrice di viaggio, gira il mondo e inanella un fidanzato dopo l’altro, uno più sbagliato dell’altro, dal rapporto con i quali, e dalle loro cerchie di amicizie, impara molte cose sul razzismo e sui pregiudizi culturali in genere. Trovato finalmente un uomo perbene, potrebbe pensare al futuro, ma l’affidabilità non le basta. L’amica del cuore di Chia, Zikora, è una donna indipendente, un’avvocata di successo, con l’ansia di trovare un uomo con cui fare un figlio. La seguiamo nei suoi incontri con uomini infantili, egoisti, maschilisti, fino all’arrivo dell’uomo
giusto. O quella che sembravo tale. Quando viene introdotto il personaggio di Kadiatou, una domestica a cui Chia vuole bene come a una di famiglia, la troviamo in preda a una disperazione di cui ignoriamo le cause. Leggeremo poi della sua infanzia in Guinea, in un contesto di povertà e sopraffazione, del matrimonio forzato, la vedovanza, la nascita della figlia e l’arrivo in America, dove non aveva trovato il futuro radioso che si sarebbe aspettata. Omelogor è l’ironica, spavalda, brillantissima e intelligentissima cugina di Chia, la manager di successo, che fa un rapido passaggio in America per studiare all’Università il tema della pornografia, uno degli argomenti del suo blog «Per soli uomini», spassoso e amaro ritratto dell’universo maschile. Scontratasi con una civiltà americana in cui non si riconosce e che non la riconosce, molla tutto e torna in Nigeria. A differenza di Chia e di Zikora, Omelogor non ha bisogno degli uomini, e forse non si è mai nemmeno innamorata. Il suo inventario dei sogni, e quello delle altre donne, conta più passivi o più di attivi?
