Descrizione
A seguito dei recenti movimenti migratori, prendono la parola in Italia e in italiano scrittori di origine, tradizione, storia e lingua non italiane (o non solo italiane), sovvertendo e innovando dall’interno i confini della letteratura nazionale. Scrittori della migrazione che scrivono nello e dallo spazio che si apre tra le asimmetrie e le fratture di un’Italia in continua ridefinizione, entro coordinate identitarie e culturali multiple, da una posizione delocalizzata che cerca vie di appropriazione e di affrancamento territoriali e letterarie, rivisitando tematiche di genere e disegnando un paesaggio postcoloniale italiano ‘allargato’.