Descrizione
“Ciò che mi ha colpito sin dal mio primo incontro con questa megalopoli è il suo doppio volto, allo stesso tempo sontuoso e misero, elegante e decadente, schietto e segreto. Il colore di Casablanca resterà sempre per me il bianco maculato dei muri dipinti a calce, l’odore quello del pesce abbandonato sull’imbarcadero di un porto. Le fotografie di questo libro mi sembrano impregnate, in fin dei conti, di queste due sensazioni, dal sapore vagamente nostalgico.” (dalla prefazione di Marco Barbon)