Descrizione
Alla fine della guerra contro l’Etiopia – tra il 1936 e il 1941 – i funzionari coloniali italiani, militari e civili, dovettero gestire l’amministrazione e la vita quotidiana dei territori di vecchia e recente conquista, fronteggiando insieme le attività di resistenza armata, fino alla dissoluzione dell’impero. Il volume, servendosi dei documenti scritti e iconografici dell’archivio del commissariato coloniale di Agordat, ricostruisce dispositivi e pratiche della gestione del potere in una sezione dell’impero, il bassopiano occidentale eritreo, inserita nella rete di scambi tra il Mar Rosso e l’interno sudanese. Interpretando le “mini-storie” di vita e le note amministrative contenute nelle schede biografiche, corredate anche dalle foto individuali, lo studio analizza la relazione, contraddittoria e sempre in fieri, con i poteri subordinati, incorporati nei capi politici e religiosi, e inoltre con i notabili di ufficio e gli interpreti, figure necessarie di un’ambigua intermediazione tra colonizzatori e colonizzati.