Descrizione
Presentati per la prima volta in traduzione italiana, i racconti visionari di Henry Dumas si sviluppano nel profondo e sonnolento Sud degli Stati Uniti, sulle sponde del Mississippi, nei campi di cotone o ai margini delle miniere di bauxite, là dove gli afroamericani valevano meno degli animali e dei bianchi poveri come loro. Il degrado culturale, un ambiente devastato e il rischio di essere uccisi per nulla accompagnano sempre la vita dei suoi giovanissimi protagonisti. I ragazzi di Dumas possono riscattarsi soltanto attraverso l’istruzione e la rivendicazione dei propri diritti, o scoprendo il potere salvi co e confortante delle tradizioni ancestrali della diaspora africana. La caccia al nero e la minaccia della violenza sono presenti tuttavia anche nei racconti ambientati per le strade di New York e negli appartamenti di Harlem, in un Nord non meno ostile, tra le fiamme delle rivolte dei tardi anni Sessanta. La scrittura di Dumas ammalia i lettori lasciandoli con la sensazione di aver letto vicende del tutto realistiche eppure a volte a un passo dal sovrannaturale – sogni, allucinazioni o autentici squarci su un mondo altro? -, in bilico tra afrofuturismo e afrosurrealismo.