ANDARE A KOBANE

Autore: Demir, Arzu
Editore: Red Star Press
Collana: Unaltrastoria
ISBN: 9788867181919
Pubblicazione: 27/11/2019

15,00

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Descrizione

Era il 20 luglio del 2015. A Suruç, capoluogo dell?omonimo distretto turco confinante con la Siria, centinaia di ragazzi e ragazze, militanti della Federazione delle Associazioni Giovanili Socialiste e provenienti da ogni angolo del paese, si trovano nel giardino del centro culturale insieme a ciò che hanno portato con loro: libri, giocattoli e vestiti utili a dare un contributo alla ricostruzione di Kobânê, la città-martire della rivoluzione del Rojava, il luogo in cui l?autorganizzazione popolare ha dimostrato di poter tenere testa e addirittura sconfiggere le milizie fasciste dell?Isis. «L?abbiamo difesa insieme, la ricostruiremo insieme», hanno scritto i giovani socialisti turchi su uno striscione: un messaggio di pace e solidarietà destinato a essere travolto da un violento attacco islamista quando, poco prima di mezzogiorno, la bomba di un attentatore sucida ? probabilmente una ragazza diciottenne ? uccide 33 persone, ferendone oltre cento. Immediatamente, sorda a qualsiasi dolore, sulla strage di Suruç cala la censura di Erdogan. Gli stessi social network vengono oscurati dal regime del ?Sultano?, senza riuscire, però, a impedire che tra l?opinione pubblica circolasse una domanda: come è stato possibile, per un attentare e la sua ingente quantità di esplosivo, riuscire ad attraversare il blindatissimo confine turco-siriano? Oggi che Erdogan guida in prima persona l?offensiva turca contro la Siria del Nord, la storia e la memoria delle vittime di Suruç, raccolte da Arzu Demir, rappresentano un atto di accusa senza precedenti nei confronti dell?ipocrisia turca e dei suoi alleati europei e statunitensi. Perché ?andare a Kobane?, per i giovani uccisi a Suruç nel 2015 e, oggi, per un numero sempre maggiore di persone di qualunque nazionalità, continua a essere, più che un messaggio, una sfida lanciata a tutti i regimi che, arrogandosi con la forza il diritto di agire nel nome della ?democrazia?, credono di poter continuare a soffocare le aspirazioni alla giustizia e alla libertà.