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Martedi 18 Marzo, ore 18.30: T.T. Fons e

Africa e Mediterraneo

presenta


“Goorgoorlou, un eroe senegalese”  di T.T. Fons

Presentazione e incontro con l’autore, introdotto da Andrea Marchesini, responsabile del progetto "Africa Comics"e Massimo Ghirelli, giornalista, direttore dell’Archivio Immigrazione e presidente dell’Agenzia Migra.
 
 
 
Goorgoorlou, un eroe senegalese
 
T.T. Fons è un fumettista senegalese molto amato nel suo paese. L’autore sarà in Italia per presentare il suo ultimo album, pubblicato per la prima volta in italiano.
 
Goorgoorlou rappresenta l’uomo medio senegalese, l’eterno disoccupato, che si arrabatta lungo le strade di Dakar con l’obiettivo di recuperare qualche soldo per il sostentamento quotidiano della famiglia. Accanto a lui troviamo sua moglie Diek, suo figlio Modou Goor, il suo amico Tapha nonchè molti personaggi pubblici rappresentativi del suo ambiente.
Il personaggio di Fons è un vero e proprio culto in Senegal, grazie alla pubblicazione sul settimanale satirico “Le Cafard libéré” e alla trasposizione del fumetto in un telefilm trasmesso quotidianamente alla Radio Télévision Sénégalaise.
 
 
Link utili:
 
 
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Sta per cominciare il ciclo per bambini "Sulle tracce dei griots"

Sulle tracce dei griots

 

“In Africa le saggezze radicate nell’immaginario degli uomini sono trasmesse dalla voce dei griots. Le parole di queste fiabe volteggiano nel vento, ballano al suono delle percussioni, della cora o del balafon, e parlano la lingua segreta degli uomini leone…si racconta che quando i griots sono riusciti a far penetrare una fiaba nell’anima di chi l’ascolta, delle tracce di passi si disegnano nella sabbia…”

 

 

Un appuntamento per bambini e famiglie alla scoperta delle fiabe africane giocando con suoni e strumenti musicali africani, ed imparare a cantare … un repertorio di canzoni, filastrocche e ninna nanne africane !

La domenica mattina, dalle 11 alle 13, presso la Libreria GRIOT

Per informazioni sui costi e prenotazioni:

Libreria GRIOT
Via di S. Cecilia 1/A – 00153 Roma
tel – fax. 06 58 33 41 16

La narratrice, Livia Adinolfi, insegna francese presso la scuola St Dominique a Roma. Il contesto multi-culturale della scuola, la presenza di una maggioranza di bambini africani la portano a utilizzare le fiabe e la musica africana come strumento di educazione interculturale attraverso piccoli eventi dove i bambini stessi diventano cantastorie che raccontano un paese lontano…

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L'ABC della lingua Wolof.

L’ABC della lingua Wolof
 

 

Il wolof figura tra le lingue del gruppo atlantico occidentale della famiglia nigeriana-congolese. È lingua nazionale del Senegal ma è parlata anche in Gambia ed in Mauritania.

In senegal il Wolof è una delle 6 lingue nazionali insieme al peul (o pulaar), il serère, il diola, il malinke e il soninke o saraoke, mentre la lingua ufficiale del paese è tuttora il francese, utilizzato dall’amministrazione nei giornali e nel sistema scolastico. Cio’ detto, per avvicinarsi alla cultura locale, la comprensione della lingua Wolof è fondamentale.

Dal mese di aprile presso la Libreria GRIOT – si terrà, a scadenza settimanale, un Corso di Wolof per principianti.

Insegnante Madrelingua

Tutti i martedi dalle 18.30 alle 20.00. Il corso sarà articolato in quindici lezioni.

Per maggiori informazioni sul programma e prenotazioni, contattare:

Libreria GRIOT
Via di S. Cecilia 1/A – 00153 Roma
tel – fax. 06 58 33 41 16
[email protected]

 

 

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Martedi 11 Marzo, ore 18.00: Fabienne Kanor rencontre Lisa Ginzburg

Le Giornate Romane della Francofonia 2008

Fabienne Kanor rencontre Lisa Ginzburg

 

 

Fabienne Kanor
 
Attorno alla Giornata Internazionale della Francofonia che si tiene ogni anno il 20 marzo, il Gruppo delle missioni diplomatiche francofone a Roma organizza le sue giornate della Francofonia, che si svolgeranno nella capitale dal 10 al 20 marzo.

Per questa edizione, il tema centrale è quello della diversità linguistica e culturale e dei luoghi d’incontro, in accordo quindi col tema dell’incontro colle parole in occasione della settimana della lingua francese (dal 14 al 24 marzo).

I caffè letterari di Trastevere e del Centro Storico, punti d’incontro cosmopoliti di Roma, sono dunque in primo posto accanto agli incontri universitari della Sapienza e di Roma Tre che avvengono ogni anno.

Nell’ambito delle Giornate Romane della Francofonia 2008, la Libreria GRIOT ospiterà un’incontro-dialogo tra due giovani scrittrici di talento, dalle affinità letterarie e di vita molteplici :Fabienne Kanor e Lisa Ginzburg.

Originaire de la Martinique, Fabienne Kanor entreprend des études supérieures en littérature comparée et en sémiologie. Elle s’aventure dans le journalisme et devient successivement reporter pour Radio France International, pour Canal France International, journaliste à Radio Nova et à France 3. Fabienne Kanor se lance parallèlement dans l’écriture, ainsi que dans la réalisation de courts métrages et de documentaires. Elle publie en 2004 ‘D’eaux douces’, qui obtient le prix littéraire Fetkann. Fabienne Kanor est lauréate en 2007 du Prix RFO pour son second roman, ‘Humus‘, relatant le destin de femmes destinées à l’esclavage.

Bibliographie :
Les chiens ne font pas des chats (Gallimard, 2008)
Humus (Gallimard, 2006)
D’eaux douces (Gallimard, 2004 – prix Fetkann 2004)

 
In Italia è stato tradotto D’Acque Dolci, pubblicato da Morellini nel 2005 e recentemente ripubblicato da Feltrinelli tra i tascabili.
 

Lisa Ginzburg vive e lavora tra Roma e Salvador de Bahia, è scrittrice e traduttrice, collabora con giornali e riviste (Il Messaggero, Repubblica, Domus) e organizzatrice di rassegne culturali tra cui "Poeti a Roma" e "ParoleNote. Letture musicate di grandi racconti" all’Auditorium. Tra i vari premi letterari, ha ricevuto il Premio Donna Argentario nel 2003 e il Premio Teramo nel 2007, con la raccolta di racconti Colpi d’ala (Feltrinelli 2006). Ha dedicato un libro alla storia di Anita Garibaldi, la compagna dell’eroe dei due mondi, Edizioni E/O 2005.  Di recente ha pubblicato "Malia Bahia" (Laterza 2007) e tradotto la raccolta di fiabe e storie afro-brasiliane "Orixás" (Donzelli).

 

 

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L'ABC della Lingua Araba. Il corso per principianti comincia il 2 Aprile.

L’ABC della Lingua Araba

 

A cominciare dal 2 Aprile, presso la Libreria GRIOT – si terrà, a scadenza settimanale, un Corso di arabo per principianti.

Insegnante Madrelingua

Tutti i mercoledi dalle 18.30 alle 20.30. Il corso inizierà con un minimo di 8 iscritti (fino ad un massimo di 10) e sarà articolato in quindici lezioni.

Per maggiori informazioni sul programma e prenotazioni, contattare:

Libreria GRIOT
Via di S. Cecilia 1/A – 00153 Roma
tel – fax. 06 58 33 41 16
[email protected]

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Sabato 8 Marzo, ore 18.00: Dalla parte delle donne immigrate

Dalla parte delle donne immigrate

Gabriella Sanna, Tzehainesc Cahsai, Pilar Saravia e Maria Antonietta Saracino

Presentano 

ROMA Multietnica al femminile

 

E’ sempre più nutrita e varia la comunità delle donne immigrate a Roma. Una realtà stratificata ricca di storie, esperienze, culture e associazioni. Una rete di donne che, nella grande maggioranza dei casi, si trovano a dover fronteggiare una triplice discriminazione in quanto donne, immigrate e madri.

In occasione della festa della donna, la Libreria GRIOT propone un viaggio alla scoperta della città interculturale al femminile in compagnia di alcune curatrici di "Roma multietnica. Guida della città interculturale", un vademecum unico nel suo genere realizzato dalle Biblioteche di Roma e appena pubblicato da Villaggio editoriale (6 euro).

All’incontro parteciperanno Gabriella Sanna, responsabile del Servizio intercultura delle Biblioteche del Comune di Roma; Tzehainesc Cahsai, mediatrice culturale etiope; l’antropologa peruviana Pilar Saravia, e Maria Antonietta Saracino, docente presso il Dipartimento di Anglistica de “La Sapienza”. Emanazione del portale www.romamultietnica.it, punto di riferimento e di incontro fondamentale dell’intercultura a Roma, la guida offre una miniera di informazioni dettagliate sui luoghi e le attività culturali, associative, artistiche, imprenditoriali dei nuovi cittadini immigrati, una bussola utilissima per orientarsi nell’universo della Roma cosmopolita, internazionale e multiculturale.

Gabriella Sanna, nata a Cagliari, sociologa, da molti anni responsabile del Servizio intercultura delle Biblioteche del Comune di Roma. Ha curato le edizioni precedenti della guida, La città invisibile (1997) e Roma multietnica. Ha ideato e cura il portale roma multietnica.it

Tzehainesc Cahsai, mediatrice culturale etiope, lavora presso il Centro servizi immigrazione, collabora con l’Associazione delle Donne de Tigray in Italia, ha curato la sezione africana della guida Roma multietnica.

Pilar Saravia, antropologa peruviana, Presidente della storica associazione donne immigrate No.Di (Nostri Diritti), esperta sull’immigrazione femminile.

Maria Antonietta Saracino docente presso il Dipartimento di Anglistica dell’Università di Roma “La Sapienza” e massima esperta di letterature anglofone di Africa, Caraibi e India.

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Domenica 2 Marzo, ore 18.30: "Things fall apart" (Il Crollo) di C. Achebe compie 50 anni

MARIA ANTONIETTA SARACINO E GIUSEPPE CEDERNA  RACCONTANO

"THINGS FALL APART" (IL CROLLO)

IL CAPOLAVORO DI CHINUA ACHEBE COMPIE 50 ANNI

 

E’ il libro fondante della letteratura africana, è stato tradotto in 50 lingue, ha venduto 12 milioni di copie ed è stato inserito nella lista dei cento migliori romanzi di ogni tempo: "Things fall apart", il capolavoChinua Achebero di Chinua Achebe pubblicato in Italia da E/O con il titolo “Il Crollo”, compie 50 anni.

Domenica 2 marzo, alle ore 18,30 la Libreria GRIOT rende omaggio allo scrittore nigeriano e al suo suo capolavoro con una lettura di Giuseppe Cederna e la presentazione di Maria Antonietta Saracino, docente presso il Dipartimento di Anglistica dell’Università di Roma “La Sapienza” e massima esperta di letterature anglofone di Africa, Caraibi e India.
"Capolavoro indiscusso, testo chiave della letteratura africana post-coloniale – ha scritto la Saracino – "Things fall Apart" ha incoraggiato tanti giovani autori africani a mettere su carta i racconti delle rispettive tradizioni nazionali, fino a quel momento affidate all’oralità e assenti dalle scuole del continente… Di questo romanzo è stato detto che abbia contribuito alla fine del colonialismo inglese tanto quanto la capanna dello Zio Tom avesse contribuito alla fine della schiavitù. Non è poco”.

“Io mi riterrei sufficientemente soddisfatto – scriveva nel 1962 Chinua Achebe – se i miei romanzi non servissero ad altro che a insegnare ai miei lettori che il loro passato, pur con tutte le sue imperfezioni, non è stato una sola, lunga, notte selvaggia, dalla quale i primi europei erano venuti a liberarci nel nome di Dio”.

Albert Chinualumogu Achebe è nato a Ogidi, Nigeria, il 16 novembre 1930. Dopo “Things Fall apart”, ha pubblicato nel 1960 No Longer at Ease (Ormai a disagio, Jaca Book), nel 1964 The Arrow of God (La freccia di Dio, edizione e/o) e nel 1987 The Anthills of Savannah (I viandanti della storia, edizioni Il Lavoro). E’ autore tra l’altro di An Image of Africa: Racism in Conrad’s "Heart of Darkness" ("Un’immagine dell’Africa: il razzismo in Cuore di tenebra di Conrad"), uno dei saggi più controversi e influenti della storia della critica letteraria africana. Attualmente insegna al Bard College di Upstate New York. Achebe ha ricevuto lauree honoris causa da più di 30 università di diversi paesi, inclusi Regno Unito, Canada, Sudafrica, Nigeria e Stati Uniti. Per la sua opera ha ricevuto innumerevoli premi letterari, inclusi il Commonwealth Poetry Prize, il New Statesman Jock Campbell Prize, il Margaret Wrong Prize, il Nigerian National Trophy e il Nigerian National Merit Award. Nel 2004 ha rifiutato la carica onorifica di Comandante della Repubblica Federale, offertogli dal governo della Nigeria, in segno di protesta contro la situazione sociale e politica del suo paese.

 

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Domenica 24 Febbraio, ore 19.00: RITMO – BENE PRIMARIO, GRIOT incontra Ninad Massimo Carrano

RITMO

BENE PRIMARIO

GRIOT incontra Ninad Massimo Carrano

 

Massimo Carrano 

Domenica 24 febbraio, alle ore 18,30, la Libreria GRIOT incontra Ninad Massimo Carrano. Definito "uno dei più eclettici ed attivi musicisti italiani contemporanei" e allievo di  importanti maestri del calibro di Luis Agudo, Roberto Evangelisti, Gregorio Hernandez, Angel "Chino" Chang, Reinaldo Hernandez, Glen Velez and Abdoullah Mohamed, Ninad Massimo Carrano rivolge la propria passione e il grande talento musicale verso le percussioni etniche. Negli ultimi 20 anni ha avuto una carriera musicale intensa e prolifica sia in Italia che all’estero.   

"Il ritmo è alla base del processo vitale.  Ciò che ascoltiamo come ritmo racchiude il  segreto di questa ancestrale appartenenza. Ninad Massimo Carrano ama parlare delle invisibili mete cui trent’anni di lavoro sul ritmo lo hanno  portato. Un occasione di magia endogena e di ascolto estemporaneo di storie e musiche."

 

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Domenica 17 Febbraio, ore 18.30: Cristina Comencini "Non tutto è Bianco o Nero"

Cristina Comencini

"Non tutto è Bianco o Nero"

Un viaggio e un documentario in Africa, un film sul razzismo e sui pregiudizi in casa nostra (che diventa un grande successo al botteghino): incontro con una delle più originali voci del cinema italiano.

La nuova commedia di Cristina Comencini, racconta Cristina Comencinila storia d’amore interraziale tra l’italiano Carlo e la senegalese Nadine: un soggetto originale che per la prima volta in Italia affronta il tabù del razzismo anche in amore. Una sceneggiatura scritta a sei mani con le giovanissime Giulia Calenda e Maddalena Ravagli, perché «il cinema ha bisogno di nuove storie – ha detto Cristina Comencini – e dunque di nuove forze. È un film che ho voluto scrivere insieme a due giovani sceneggiatrici e con giovani attori come Ambra Angiolini e Fabio Volo, che avevo visto al cinema e che hanno saputo aggiungere profondità ai personaggi». Il film citato dalla Comencini come riferimento più stretto è il celebre Indovina chi viene a cena, con un finale «pensato e ripensato più volte, come in tutti i miei film, che apre alla speranza anche se forse, nella realtà, non sarebbe mai potuto accadere». Eppure l’ispirazione, per una regista che ammette di credere profondamente «nell’incontro umano», non può che provenire proprio dalla realtà: «L’idea di questa storia è nata dai racconti di alcuni amici. Gli argomenti di cui parlano Carlo e Nadine sono gli stessi affrontati dalle coppie miste oggi: e poiché i più intelligenti lo fanno con ironia, la commedia mi è sembrato il mezzo migliore per raccontarli». Argomenti moderni per una commedia «che tradizionalmente ama mettere in scena personaggi comuni in situazioni eccezionali» ma che non manca di suscitare una riflessione più profonda sulla diversità, sul razzismo e sulla difficile convivenza con l’”altro”: «Credo che i film siano atti di conoscenza. Per questo dovrebbero sempre suscitare una forma di dibattito»