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Presentazione del vocabolario italiano-amarico della casa editrice Arada Books

Venerdì 8 maggio, alle 17.30, GRIOT presenta il nuovo vocabolario italiano-amarico della casa editrice italo-etiope Arada Books
Interverranno Gianfrancesco Lusini, curatore dell’opera e docente di lingua amarica all’Università “L’Orientale” di Napoli, l’Ambasciatore Raffaele De Lutio, Direttore Centrale per i Paesi dell’Africa Sub-sahariana del MAECI ed ex-ambasciatore italiano ad Addis Abeba, Paolo Cartocci e Milena Batistoni della casa editrice Arada Books
Copertina Finale (22 Maggio).cdrArada Books è una piccola casa editrice indipendente aperta nel 2004 ad Addis Abeba. E’ stata fondata e gestita da un gruppo di persone affascinate dalla cultura dell’Etiopia, il paese in cui vivono e lavorano. La casa editrice Arada Books vuole contribuire allo sviluppo del patrimonio storico e culturale dell’Etiopia attraverso l’arricchimento e la diffusione della proprietà intellettuale. Vuole inoltre facilitare l’accesso alla cultura del paese e favorirne la comunicazione con il resto del mondo. Per queste ragioni, Arada Books ha scelto di lavorare in lingua inglese, prevedendo anche la pubblicazione di testi bilingui (amarico e inglese) per rendere i libri accessibili a un numero maggiore di lettori etiopi. Nel suo catalogo sono presenti saggi storici, libri fotografici e guide turistiche, e da oggi anche un importantissimo vocabolario italiano-amarico. Si tratta di un’opera avviata dal professor Behranu Abeba, scomparso nel 2008, e conclusa dal professor Gianfrancesco Lusini, docente di amarico presso l’università “L’Orientale” di Napoli.
Venerdì 8 maggio, alle 17.30, GRIOT vi invita a conoscere questa importante casa editrice, in occasione della presentazione del vocabolario italiano-amarico. Prenderanno parte all’incontro, oltre al professor Lusini, anche l’Ambasciatore Raffaele De Lutio, Direttore Centrale per i Paesi dell’Africa Sub-sahariana del MAECI ed ex ambasciatore italiano ad Addis Abeba, e Paolo Cartocci e Milena Batistoni della casa editrice Arada Books.

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"Decolonizzare la mente": Ngũgĩ wa Thiong'o a Roma!

Mercoledì 20 maggio, alle 17.00, GRIOT vi invita a incontrare lo scrittore e intellettuale kenyano Ngũgĩ wa Thiong’o presso l’auditorium dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi di Roma
Interverranno la giornalista Maria Teresa Carbone, curatrice del volume “Decolonizzare la mente”, Goffredo Fofi, critico letterario e direttore della rivista “Lo Straniero”, e Alessandro Triulzi, docente di Storia africana all’Università “L’Orientale” di Napoli. Introdurrà con un saluto il direttore dell’ICBSA Massimo Pistacchi

Ngugi_wa_Thiong'o_-_Festivaletteratura_2012Ngũgĩ wa Thiong’o, scrittore, drammaturgo e saggista kenyano, è una delle figure intellettuali di maggiore rilievo non solo del continente africano, ma del panorama culturale mondiale. Con il volume “Decolonizzare la mente” (Jaca Book), i lettori italiani hanno oggi a disposizione quattro saggi di fondamentale importanza, per comprendere lo spessore intellettuale e artistico di questo personaggio. I saggi rappresentano la summa di un pensiero plasmato da anni di studio e dolorose esperienze vissute in prima persona. In particolare, la scelta di scrivere una pièce di critica al potere nella sua lingua madre, il gikuyu, in modo da poter essere compreso da ogni strato di pubblico, gli costò nel 1978 un anno di detenzione. Fu in quei mesi che l’autore maturò la convinzione che «l’arma più grande scatenata ogni giorno dall’imperialismo contro la sfida collettiva degli oppressi è la bomba culturale, una bomba che annulla la fiducia di un popolo nel proprio nome, nella propria lingua, nelle proprie capacità e in definitiva in se stesso». Si tratta, come si capisce, di questioni ancora oggi di vitale importanza, in un contesto di globalizzazione omologante da un lato e di revivalismi particolaristici dall’altro. Le riflessioni di Ngũgĩ wa Thiong’o, uno degli intellettuali più raffinati e lucidi della contemporaneità, hanno il potere di mettere in discussione categorie mentali e culturali date per scontate, che finiscono per riprodurre strutture di dominio e pregiudizi difficili da estirpare.
Mercoledì 20 maggio, alle ore 17.00, GRIOT vi invita a incontrare Ngũgĩ wa Thiong’o, in occasione della presentazione romana del libro “Decolonizzare la mente”. L’incontro si terrà presso l’Auditorium dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi di Roma, in via Michelangelo Caetani 32. A dialogare con lui ci sarà la giornalista e traduttrice Maria Teresa Carbone, curatrice del volume “Decolonizzare la mente”, il critico letterario Goffredo Fofi, direttore della rivista “Lo Straniero”, e il professor Alessandro Triulzi, docente di Storia dell’Africa presso l’Università di Napoli “L’Orientale”. Introdurrà con un saluto il direttore dell’ICBSA Massimo Pistacchi
 

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Il mare della disperazione. Incontro a cura di Amnesty International Italia, Gruppo 001

LAST_locandina-libreria-criot (1)La cronaca di questi giorni mostra a tutti una volta di più la tragedia che da troppi anni macchia il nostro mare. L’ondata migratoria diretta verso il nostro continente è un fenomeno epocale: guerre, miseria, insicurezza, governi dispotici formano un mix letale che spinge le persone a rischiare in massa la vita pur di sfuggire a realtà insopportabili. E i governi europei reagiscono negando o ignorando i diritti di chi alla stessa Europa guarda come alla propria salvezza. Di questo tratterà l’iniziativa “Il mare della disperazione – Migrazione e diritti umani” organizzata dal gruppo 001 di Amnesty International Italia. L’incontro si svolgerà domenica 10 maggio, alle ore 18.00.
Fernando Chironda, dell’Ufficio Campagne della sezione italiana di Amnesty International, introdurrà la testimonianza di Peace Entebbe, ugandese, e Kareen Muhammmad Hussein, iracheno, che hanno vissuto entrambi sulla propria pelle il dramma della risposta europea alle migrazioni contemporanee. Seguirà dibattito sul tema, con la partecipazione di Martina Chichi, giornalista dell’associazione Carta di Roma, e Ismael Mewada, dell’associazione Barikamà.
L’ingresso è libero.

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L'Iran raccontato dalle sue scrittrici. Un incontro con Marina Forti

Domenica 19 aprile, alle 18.00, da GRIOT si parlerà dell’Iran e delle sue scrittrici
L’incontro sarà a cura della giornalista Marina Forti
Forough
Nonostante censura e limitazioni, nell’Iran contemporaneo la scena letteraria è in fermento. Una nuova generazione di scrittori, e soprattutto scrittrici, emersi nell’ultimo decennio comincia ora a essere tradotta anche in Italia. Attraverso i loro romanzi vediamo una società viva, multiforme, in piena trasformazione. Un Iran ben diverso sia dal vecchio stereotipo di donne in chador e severi ayatollah, sia da quello, più recente, del paese giovane, occidentalizzato, tutto Facebook e trasgressioni underground: entrambi sono semplificazioni che non rendono ragione di una società urbanizzata, istruita, moderna, contraddittoria.
Domenica 19 aprile, alle 18.00, da GRIOT parleremo di questo Iran per molti versi inaspettato, cogliendone le tracce tra le pagine dei libri delle sue scrittrici. A guidarci in questo viaggio, la giornalista Marina Forti.
(Nella foto: Forough Farrokhzad, poetessa iraniana, 1935-1967)

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Presentazione del romanzo "Sulle piste d'Africa", di Maria Serena Alborghetti

Sabato 18 aprile, alle 18.30, GRIOT presenta il romanzo “Sulle piste d’Africa”, di Maria Serena Alborghetti
Assieme all’autrice, interverrà Michele Camerota, diplomatico presso il Ministero degli Affari Esteri

productCome una madre, l’Africa accoglie tutti quelli che tornano a lei e li protegge in uno spazio familiare e dilatato, in una temporalità dai margini incerti, dove è più facile, allo stesso tempo, perdersi e ritrovarsi. Bloccata in uno stallo lavorativo e sentimentale, la giovane protagonista di questo romanzo abbandona Milano, grigia e autunnale, per mettersi sulle tracce del suo compagno, partito da solo e scomparso nel continente africano. Il viaggio attraverso il deserto – terra d’avventura, ma soprattutto luogo dell’anima – la porterà a ritrovare amici e paesaggi conosciuti, punti di riferimento e nostalgie, ma anche nuove conoscenze e opportunità di lavoro, fino all’ipotesi di una vita diversa in un mondo “altro”. Un on the road riflessivo e sentimentale, dove la presenza costante del deserto, con i suoi silenzi e i suoi spazi infiniti, avvolge il lettore
come in un sortilegio e lo immerge nei suoni e nei colori di quel luogo estraneo ma magico che è l’Africa subsahariana.
Sabato 18 aprile, alle 18.30, GRIOT presenta il romanzo “Sulle piste d’Africa” di Maria Serena Alborgetti (Ed. Il Poligrafo). Assieme all’autrice interverrà il diplomatico Michele Camerota
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Workshop di polifonie e ritmi “Afropean” a cura di Anita Daulne

Anita Daulne e il suo workshop di polifonie e ritmi “Afropean” da GRIOT
Appuntamento sabato 23 e domenica 24 maggio presso lo IALS di Via C. Fracassini 60

anitadaulne“Il lavoro vocale si basa su di un repertorio di canti dal mondo e sulla fusione tra musica urbana e musica etnica. Canti di Nabindibo, di Zap Mama, con i quali sono cresciuta, canti Wagogo e della foresta, suoni moderni e altri suoni. Lavoro, innanzitutto, di sincronizzazione della voce e del corpo, partendo da esercizi ritmici, melodici, armonici e del suono. Un approccio che prende ispirazione dalle tecniche vocali delle tradizioni orali del mondo e in particolare dell’Africa subsahariana e ci permette di sperimentare il canto con libertà e diversità. Un lavoro che arricchisce la nostra concezione del canto e ci riporta al vero valore del canto nella vita” (Anita Daulne)
Facendo da tramite tra il mondo occidentale e il mondo africano, Anita Daulne offre un approccio diverso al canto. Partendo dai suoni della foresta tropicale e passando attraverso miscele etnico urbane, Anita ci conduce nel profondo della nostra natura, alla scoperta di nuovi colori, nuove luci, ombre, profumi…. Le sottili variazioni vocali scaldano la voce e il corpo aprendo a innumerevoli combinazioni di suoni ed espressioni. Queste tecniche di canto stimolano, traducono ed esternano le emozioni, costringono ad ascoltare gli altri e rafforzano i legami propri di un gruppo di persone. L’interazione tra il solista e il coro fa di ogni membro sia una parte essenziale che un complemento al tutto polifonico.
Chi è Anita Daulne
Di origine congolese, Anita Daulne è docente di polifonia, cantante, compositrice, performer e fondatrice, insieme alla sorella Marie Daulne, del famoso gruppo vocale Zap Mama, conosciuto in tutto il mondo. Per molti anni Anita ha viaggiato attraverso il continente africano, ha imparato, scambiato e condiviso informazioni con griot o bardi, donne tuareg, bongo, peul, pigmei, mangbetu, zulu ed altri ancora, e ha lavorato all’evoluzione musicale dei canti tradizionali e al contributo che essi hanno dato alla musica moderna europea e americana. Anita ha esplorato e approfondito questo mondo sonoro per costruire percorsi didattici, in particolare sugli aspetti essenziali delle differenti pratiche vocali nel mondo.
Sabato 23 e domenica 24 maggio GRIOT è lieta di offrirvi l’opportunità di partecipare a un workshop di questa straordinaria artista. Il workshop di svolgerà in entrambe le giornate dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18.00. L’iscrizione ha un costo di 130 € più 20 € per la tessera associativa annuale a Officina GRIOT (che dà diritto a uno sconto del 10% sui libri in vendita presso la libreria). Il seminario si svolgerà presso lo IALS, in via Cesare Fracassini 60
Per informazioni e iscrizioni: Désirée Bizzarri (cell. 3477957761) – [email protected]

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In partenza un nuovo corso di swahili

In partenza un nuovo corso di swahili da GRIOT!
Swahili_areaLo swahili o kiswahili è una lingua bantu, della famiglia delle lingue niger-kordofaniane, diffusa in gran parte dell’Africa orientale, centrale e meridionale. È la lingua nazionale di Tanzania, Kenya e Uganda, nonché lingua ufficiale dell’Unione Africana. Lo parlano come prima lingua circa 5-10 milioni di persone, e come seconda lingua circa 80 milioni. Inoltre, essendo lo swahili una lingua storicamente legata al commercio marittimo, ci sono comunità di lingua swahili in molte città portuali anche al di fuori dell’Africa. Data la sua grande diffusione, e la parentela con le altre lingue bantu, lo swahili svolge la funzione di lingua franca in gran parte dell’Africa subsahariana.
Il 13 aprile partirà un nuovo corso di swahili di livello elementare. Le lezioni si terranno tutti i lunedì dalle 18 alle 20. Per informazioni su iscrizione e costi, consultate la sezione “Corsi” del nostro sito, scrivete a [email protected] o chiamate 06.5833411. Vi aspettiamo!

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Presentazione del libro "Decolonizzare la cultura" di Leonardo Franceschini

Sabato 28 marzo, alle 18.30, GRIOT presenta il libro di Leonardo Franceschini “Decolonizzare la cultura”
Oltre all’autore, interverrà l’antropologa Giulia Grechi
franceschiniQuale rapporto intercorre tra le migliori elaborazioni teoriche dell’Occidente e le teorie razziste che ne costituiscono, in buona parte, l’elemento fondante? Che relazione intercorre tra l’epistemologia secolarmente codificata e la dominazione coloniale? “Decolonizzare la cultura” (Ombre Corte) parte e si sviluppa cercando di rispondere a queste domande fondamentali. Attraverso l’analisi genealogica e semantica di concetti quali razza, civilizzazione, indio/indigeno ecc., l’autore intende mostrare come il sapere disciplinato in Occidente – dalla filosofia all’antropologia, dalla teologia alla greografia, dalla storia alla biologia – abbia costituito un’arma implacabile nelle mani della civiltà bianca e cristiana, con la quale del resto si continua a governare e a soggiogare gran parte del pianeta. Ma analizzando le forme di resistenza alla disumanizzazione e alla schiavitù, al monismo teologico-morale e alla razializzazione del pensiero, il libro intende anche smascherare le menzogne e le pratiche egemoniche che hanno costituito il nucleo stesso della storia occidentale, allo scopo di riabilitare un sapere altro, fondato su rapporti interumani orizzontali, di reciprocità, gli unici in grado di dar voce e restituire dignità e consapevolezza all’uomo totale.
Sabato 28 marzo, alle 18.30, GRIOT presenta il libro “Decolonizzare la cultura” di Leonardo Franceschini. Assieme all’auotre, interverrà anche l’antropologa Giulia Grechi.
 

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Presentazione del libro "Marsiglia-Algeri. Viaggio al chiaro di luna" di Ilaria Guidantoni

Domenica 29 marzo, alle 18.30, GRIOT presenta il libro “Marsiglia-Algeri. Viaggio al chiaro di luna” di Ilaria Guidantoni
Sarà presente l’autrice
MarsigliaAlgeri_29marzoRoma_NUOVAAlgeri, la “Bianca”, una città avvolta in una luce di struggente bellezza, ancora chiusa nella paura del terrorismo e nell’orgoglio della guerra d’Indipendenza, perennemente in bilico tra l’anima autoctona – con le donne quasi tutte velate e truccatissime – e la tentazione francese, con l’intellighentia algerina espatriata in Francia, i giovani che vanno a Parigi per vestirsi e il Paese che coltiva un buon francese, parlandolo quasi più dell’arabo. Un Paese affascinante e criptico, l’Algeria, con le sue contraddizioni e le sue prospettive, culturali, politiche ed economiche: Ilaria Guidantoni lo osserva e lo racconta attraverso un mosaico di impressioni costruite sapientemente mediante interviste a vari personaggi che rappresentano le diverse facce della società algerina.
Domenica 29 marzo, alle 18.30, Ilaria Guidantoni sarà da GRIOT per parlare del suo personale viaggio in Algeria attraverso fotografie e racconti, seguendo la traccia del suo libro “Marsiglia-Algeri. Viaggio al chiaro di luna”.

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Presentazione del saggio "Il libro nero dell'impero britannico" di John Newsinger

Sabato 16 maggio, alle 18.30, GRIOT presenta il saggio “Il libro nero dell’impero britannico”, di John Newsinger
Interverranno Chiara Giorgi, docente di storia all’Università di Genova, e David Broder, ricercatore presso la London School of Economics e direttore della collana “Controstorie” della casa editrice 21 Editore
libro_nero“Il libro nero dell’impero britannico” (titolo originale The blood never dried) è un saggio snello e graffiante dello storico inglese John Newsinger. Una revisione critica del ruolo storico dell’impero britannico, che ancora oggi viene spesso considerato da esponenti politici e personaggi della cultura come un fulgido strumento di diffusione di cultura e civiltà. Per smentire questa visione e contribuire a un dibattito approfondito e critico su questa pagina della storia non solo britannica, ma anche europea e globale, Newsinger esamina in sequenza alcuni episodi tragici della colonizzazione inglese: la schiavitù in Giamaica, la grande fame irlandese, la guerra dell’oppio in Cina e la rivolta dei Boxers, la rivolta dei Sepoy in India, la colonizzazione dell’Egitto, la crisi di Suez e la guerriglia dei Mau Mau fino alla stretta allenza con l’imperialismo americano sfociato nell’aggressione all’Iraq. Una sequenza ininterrotta di drammatici avvenimenti ha scandito la storia del dominio coloniale britannico nel mondo, compresso le potenzialità di sviluppo di numerosi Paesi e creato focolai di tensioni che ancora oggi rappresentano una minaccia destabilizzante per la pace mondiale.
Sabato 16 maggio, alle 18.30, presenteremo da GRIOT il libro di Newsinger “Il libro nero dell’impero britannico”. Interverranno alla presentazione Chiara Giorgi, docente di Storia presso l’università di Genova, e David Broder, ricercatore presso la London School of Economics e direttore della collana “Controstorie” della casa editrice 21 Editore.