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Presentazione di "Expo Show" di Viviana Gravano (2016, Mimesis)

Sabato 21 gennaio, alle 18,30, un nuovo appuntamento con il ciclo di studi post-coloniali di GRIOT. Viviana Gravano presenta “Expo Show. Milano 2015. Una scommessa interculturale persa” (2016, Mimesis). 
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Secondo incontro del ciclo “post-colonial” di GRIOT, dopo le memorie della colonizzazione italiana in Libia, raccontate da Gabriele Proglio, si continua con il l’analisi dell’Expo di Milano dal punto di vista degli studi post-coloniali.

Le Esposizioni Universali fin dalla loro fondazione nel XIX secolo sono state fiere dove le moderne nazioni mostravano i prodotti, commerciali ma anche culturali, del capitalismo nascente. Nate nell’era moderna, figlie dell’Europa delle “nazioni”, hanno rappresentato il palcoscenico della messa in scena della superiorità del pensiero occidentale coloniale sul resto del mondo. L’Expo di Milano del 2015 non poteva contraddire questa “tradizione”. La scelta del tema “Nutrire il pianeta energia per la vita”, così urgente e politically correct, aveva fatto sperare in una Expo in grado di discutere l’impostazione coloniale ed etnocentrica del passato. L’Expo 2015 ha rinunciato alla possibilità di essere un evento interculturale, che abbattesse qualsiasi eredità egemonica, e ha invece prodotto una visione neo-coloniale e ancora universalista. Il libro partendo dall’analisi della struttura espositiva visuale e dalle scelte di allestimento, e dei testi ufficiali prodotti prima e durante l’Expo, mostra come gli immaginari prodotti sono stati il perfetto specchio di un paese, l’Italia, che non ha mai maturato una vera coscienza postcoloniale prima di tutto a livello culturale e politico.

Viviana Gravano è Curatrice di Arte Contemporanea e Docente di Storia dell’Arte Contemporanea a Milano e Roma. È direttrice della rivista on line “roots§routes. Magazine trimestrale indipendente di Cultura Visuale” (www.roots-routes.org). È Presidente di “Routes Agency. Cura of Contemporary Art”. Ha pubblicato numerosi saggi monografici e saggi in cataloghi, tra cui: L’immagine fotografica; Crossing. Progetti fotografici di confine; Paesaggi attivi Saggio contro la contemplazione/ L’attivismo paesaggistico nell’arte contemporanea.

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"Un tè con Gian Paolo". GRIOT ricorda Gian Paolo Calchi Novati

Domenica 5 febbraio alle 18, GRIOT vi aspetta per condividere un ricordo di Gian Paolo Calchi Novati. 
Ad un mese dalla scomparsa, GRIOT ricorda il professor Calchi Novati invitando i suoi amici, colleghi, studenti e lettori ad un incontro informale in cui tutti potranno condividere un ricordo di uno studioso fondamentale per gli studi storici sull’Africa e sui processi di decolonizzazione. GRIOT lo ricorda come un caro amico, sempre pronto a rispondere ai nostri inviti e a sostenere, con la sua intelligenza e le sue considerazioni, libri e iniziative.

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Docente all’Università di Pisa, di Urbino e per lungo tempo all’Università di Pavia, dove è stato direttore del Dipartimento di Studi Politici e Sociali, ha formato molte generazioni di africanisti italiani, lasciandoci un corpus di libri, articoli e contributi che continueranno ad essere fondamentali per i futuri studenti di storia dell’Africa. È stato uno dei fondatori dell’IPALMO (Istituto per le Relazioni tra l’Italia e i paesi dell’Africa, America Latina, Medio e Estremo Oriente), che ha diretto tra il 1971 e il 1987.

Vi aspettiamo per prendere un tè tutti insieme e per ricordare Gian Paolo Calchi Novati, dalle 18 in poi. 
 
 

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Presentazione di "Israele Palestina Medioriente. Una prospettiva etnostorica" (2016, Zambon Editore)

Domenica 15 gennaio alle 18,30 la Libreria GRIOT presenta la raccolta di saggi “Israele Palestina Medioriente. Una prospettiva etnostorica” (2016, Zambon Editore). Parteciperanno la curatrice del volume Susanna Sinigaglia e la ricercatrice Claudia De Martino, l’incontro sarà moderato da Vera Pegna. 

Da lungo tcsm_israele-palestina-medioriente_da94abefd1empo il nodo irrisolto intorno all’assetto definitivo dell‟area compresa fra il Mediterraneo e il Giordano continua a provocare squilibri, crisi e mostri ideologici, fra cui non ultimo il fanatismo religioso che si insinua, snaturandole, nelle ribellioni e lotte delle popolazioni.

Dopo la raccolta di saggi uscita nel 2012, “Ebrei arabi: terzo incomodo?” , la curatrice Susanna Sinigaglia vuole proseguire la riflessione su alcune tematiche chiave, già accennate nella suddetta raccolta, con il progetto editoriale “Israele Palestina Medioriente. Una prospettiva etnostorica”. In questo primo volume la studiosa presenta i saggi di Moshe Behar, Oren Yiftachel, Sandy Kedar, Yifat Bitton che collocano la questione Palestina/Israele in un contesto che, sia storicamente sia politicamente, va oltre il dibattito su soluzione a Uno stato, Due stati, Stato binazionale e sembrano particolarmente preziosi oggi, quando un nuovo tragico capitolo si è aperto nella lunga storia di dominio coloniale dei paesi nel Vicino e Medio oriente.

Vi aspettiamo domenica 15 dicembre alle 18,30! 

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Presentazione di "La Grande A" di Giulia Caminito (2016, Giunti editore)

Sabato 14 gennaio 2017, alle 18,30 GRIOT presenta “La Grande A” di Giulia Caminito (Giunti editore). Saranno presenti, insieme all’autrice, Sandro Triulzi e Giuliana Zagra.

Giada acaminitorriva ancora bambina in Eritrea, in quella che lei chiama ”La Grande A‘, al seguito della madre, camionista e contrabbandiera nelle ex-colonie italiane. Nella cittadina sul Mar Rosso troverà una realtà diversa da quella che immaginava piena di avventure e meraviglie, e incontrerà persone con cui intreccerà la sua vita e quella della sua famiglia.

Liberamente ispirato alla biografia di famiglia, ”La Grande A” è il primo romanzo di Giulia Caminito che racconta un pezzo dimenticato di storia italiana con una scrittura inventiva e spiazzante.

Romana al suo esordio, Giulia Caminito non ha ancora trent’anni ma è tra i pochi scriventi degni di essere chiamati scrittori, ché la sua è una scrittura originale e sicura, frasi brevi, continui a capo, osservazioni che vengono da azioni, concretezza e curiosità da adolescente, qui per la storia di famiglia e per quella più grande, vista bensì dalle vicende di una famiglia (o stirpe) non rara. (Goffredo Fofi, Internazionale)

Giulia Caminito è nata a Roma nel 1988 e si è laureata in Filosofia politica. Suo padre è originario di Asmara, sua nonna e suo nonno si sono conosciuti ad Assab, la sua bisnonna fu guidatrice di camion, contrabbandiera di alcolici e personalità vivace della comunità italiana d’Etiopia ed Eritrea. Giulia oggi vive a Testaccio e lavora per una casa editrice romana. La Grande A è il suo primo romanzo.

Giuliana Zagra, promotrice culturale, si occupa della letteratura italiana, valorizzazione di collezioni speciali e biblioteche d’autore, in particolare dell’archivio Morante. Organizza mostre, incontri, rassegne, convegni, passeggiate letterarie.

Sandro Triulzi, storico dell’Africa, studia la storia e la memoria dei colonizzati e dei colonizzatori nel Corno d’Africa. E’ fondatore e presidente dell’Archivio delle Memorie Migranti, associazione impegnata nel tentativo di dare vita a un nuovo modo di comunicare, partecipato e interattivo, che lasci traccia dei processi migratori in corso e allo stesso tempo permetta l’inserimento di memorie ‘altre’ nel patrimonio collettivo della memoria nazionale e transnazionale.

Vi aspettiamo sabato 14 gennaio alle 18,30! 

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CANTARE IL MONDO – Laboratorio di canti, polifonie e ritmi dal mondo, a cura di Laure Gilbert

Domenica 19 febbraio Laure Gilbert, polifonista e direttrice del coro Zenzerei da 14 anni, propone da GRIOT un laboratorio di ricerca sulla voce come strumento espressivo, attraverso canti africani e di altre tradizioni musicali dei popoli del mondo.
Laure lavorlaurea con la trasmissione orale (non è quindi necessario saper leggere la musica), allo scopo di sviluppare l’ascolto e le competenze canore di ogni partecipante. Il suo insegnamento si basa sul divertimento e sul piacere del canto corale, capace di creare naturalmente l’armonia tra le persone. Uno dei numerosi valori trasmessi da questa esperienza è quello dell’incontro attraverso l’aspetto universale della musica, un “viaggio” attraverso paesi e culture di tutto il mondo, un lavoro di ricerca e sperimentazione volto a superare i confini della parola per fare del canto uno strumento di comunicazione non mediata di emozioni e sentimenti.
Il laboratorio prevede un incontro al mese della durata di tre ore.
Il prossimo incontro si svolgerà domenica 19 febbraio dalle 15,00 alle 18.30 (con pausa di mezz’ora), presso la Libreria GRIOT (via di Santa Cecilia 1, a Trastevere). I successivi verranno concordati con gli allievi. Il costo per ogni incontro è di 25€ a persona.
E’ richiesta la prenotazione: [email protected]  06.58334116. L’incontro verrà confermato al raggiungimento del numero minimo di 9 iscrizioni.
Per partecipare ai corsi ed ai laboratori organizzati dall’Associazione Officina GRIOT è necessario effettuare il tesseramento annuale pari a 20€, che dà diritto allo sconto del 10% sull’acquisto dei libri presso la Libreria GRIOT, per l’intero anno.
Laure Gilbert– Dopo aver studiato musica fin dall’infanzia e seguito Giovanna Marini a Roma per molti anni, Laure ha fondato e dirige da 14 anni il coro Zenzerei (http://www.corozenzerei.it/it/), specializzato in canti polifonici di tutto il mondo. Laure Gilbert racconta la sua storia: http://www.corozenzerei.it/it/direttore-del-coro/intervista-a-laure-maggio-2008

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Presentazione di "Libia 1911-1912. Immaginari coloniali e italianità" di Gabriele Proglio (Le Monnier)

Domenica 18 dicembre alle 18,30, GRIOT presenta il libro di Gabriele Proglio “Libia 1911-1912. Immaginari coloniali e italianità”. Ne parliamo con l’autore e Viviana Gravano, direttrice di Routes Agency.

L’Italia va alla guerra per conquistare il suo ‘posto al sole’ senza realmente sapere cosa troverà sull’altra sponda del Mediterraneo. Il volume analizza la propaganda coloniale e, in particolare, la stretta relazione tra la costruzione 14264193_1752349931688115_1809149100379005009_nnarrativa  della colonia libica e le trasformazioni dell’italianità. All’iniziale studio degli immaginari sulla Libia precedenti il 1911, segue una disamina di quelle voci che si mobilitarono a favore della guerra, partendo dai nazionalisti di Enrico Corradini con i riferimenti all’Impero romano, al Risorgimento, al mito della ‘terra promessa’. L’archivio coloniale è indagato anche attraverso lo studio delle omelie funebri per i soldati caduti durante la guerra, con immagini che vanno dal buon soldato al figlio della patria. Un altro campo d’analisi è quello dell’infanzia: i discorsi dei docenti sul conflitto, del «Corriere dei Piccoli» e della letteratura per ragazzi lavorano per «costruire» i corpi dei piccoli italiani. Non manca, infine, lo studio della letteratura interventista: Gabriele D’Annunzio, Giovanni Pascoli, Filippo Tommaso Marinetti, Matilde Serao, Ezio Maria Gray, Umberto Saba, Ada Negri, Giuseppe Bevione.

Gabriele Proglio è docente di storia contemporanea e studi postcoloniali presso l’Università di Tunisi ‘El Manar’ e Research Fellow presso l’European University Institute nel quadro del progetto ‘Bodies Across Borders: Oral and Visual Memory in Europe and Beyond’, con una ricerca di storia orale sulle diaspore dal Corno d’Africa in Europa. Si occupa di memoria dei colonialismi europei, di condizioni postcoloniali e di migrazioni nel Mediterraneo. Ha pubblicato Memorie oltre confine, la letteratura postcoloniale in prospettiva storica (Ombre corte, 2011), curato e scritto diversi saggi sulla memoria del colonialismo italiano analizzando campi diversi della produzione culturale (cinema, letteratura, giornalismo). Di prossima uscita sono il volume collettaneo Fortress Europe, Border Lampedusa, per i tipi di Palgrave, e Decolonizing the Mediterranean Area, Colonial Cultural Heritage, between Europe and North Africa per Cambridge Scholars Publishing.

Viviana Gravano vive tra Roma e Milano. È Curatrice di Arte Contemporanea e Docente di Storia dell’Arte Contemporanea a Milano e Roma. È direttrice della rivista on line “roots§routes. Magazine trimestrale indipendente di Cultura Visuale” (www.roots-routes.org). È Presidente di “Routes Agency. Cura of Contemporary Art”. Ha pubblicato numerosi saggi monografici e saggi in cataloghi, tra cui: L’immagine fotografica, Mimesis, Milano 1997; Crossing. Progetti fotografici di confine, Milano 1998; Paesaggi attivi Saggio contro la contemplazione/ L’attivismo paesaggistico nell’arte contemporanea, Milano 2008; II ediz. ampliata Mimesis, Milano 2012.

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“Non spegnerai la mia dignità” – Presentazione di "Le mie poesie più belle" di Nizar Qabbani (Jouvence)

jouvence-qabbani-mie-poesie-belle.indd  Tre incontri sulla Siria.  La Libreria GRIOT, dal 15 al 17 dicembre, dedica tre giorni di incontri dedicati alla Siria, alla sua poesia, ai suoi bambini e al suo futuro.

Sabato presentiamo la raccolta “Le mie poesie più belle” del poeta siriano Nizar Qabbani (Jouvence 2016, trad. di Silvia Moresi e Nabil Salameh). Nizar Qabbani (1923 – 1998) è stato il cantore dell’amore per intere generazioni di siriani e arabi e i suoi versi hanno ispirato decine di canzoni e di storie d’amore. Ha cantato l’amore per la donna e per i destini sfortunati di un Oriente distrutto da guerre e sconfitte. Le mie poesie più belle è la raccolta dei suoi versi prediletti ed esce a quarant’anni dall’ultima traduzione pubblicata in Italia delle sue poesie. Ne parliamo con Silvia Moresi, curatrice e traduttrice dell’opera, e Simone Sibilio, docente di Letteratura araba all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed esperto di poesia araba. Introduce Chiara Comito, arabista e blogger di editoriaraba.

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"Non spegnerai la mia dignità" – Incontro con AMAL for education onlus

“Non spegnerai la mia dignità” – Tre incontri sulla Siria. La Libreria GRIOT, dal 15 al 17 dicembre, dedica tre giorni di incontri dedicati alla Siria, alla sua poesia, ai suoi bambini e al suo futuro.

AMAL èamal una onlus nata nel 2014 per sviluppare progetti educativi e di formazione, in particolare destinati a profughi e bambini che vivono in aree di conflitto o in situazioni di grave limitazione alla libertà allo studio, attualmente le attività sono concentrate al servizio dei rifugiati siriani in Turchia, al confine turco-siriano dove è stato aperto un centro educativo in cui studiano 350 bambini e adulti. GRIOT incontra la linguista e fondatrice di AMAL Isabella Chiari che ci racconterà i loro progetti.

Durante l’incontro sarà possibile acquistare dei libri per bambini in arabo che verranno donati alla “Biblioteca del futuro” di AMAL a Kilis (Turchia). 

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"Non spegnerai la mia dignità" – Incontro con Lorenzo Declich e Riccardo Cristiano

“Non spegnerai la mia dignità” – Tre incontri sulla Siria. La Libreria GRIOT, dal 15 al 17 dicembre, dedica tre giorni di incontri dedicati alla Siria, alla sua poesia, ai suoi bambini e al suo futuro.

Giovedì 15 dicembre, ore 18,30 – Incontro con Lorenzo Declich e Riccardo Cristiano.

Cosa sta succedendo in Siria? Quali saranno le conseguenze della devastazione di Aleppo e della prossima fine dell’assedio?  Cosa accadrà agli abitanti superstiti di una delle città più antiche del mondo? Declich e Cristiano ci racconteranno se e come, dopo quasi 6 anni di conflitto, Assad è riuscito a piegare definitivamente la resistenza civile e come gli agenti esterni hanno influito sul destino della Siria.

Lorenzo Declich dottore di ricerca in “Islam: storia e filologia”, è co-traduttore dall’arabo di saggi e romanzi, ha collaborato con diverse testate giornalistiche, attualmente è nella redazione di Nazione Indiana e collabora con Limes. Nel  2015 ha pubblicato “L’Islam nudo” (Jouvence), nel 2016 “Giulio Regeni” (Alegre) e “Islam in 20 parole” (Laterza).

Riccardo Cristiano, giornalista e vaticanista di Radio Rai, è autore di numerosi saggi tra cui “Caos arabo”, “Il giorno dopo la primavera” (Mesogea), “Bergoglio, sfida globale” (Castelvecchi)

 

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WORKSHOP DI PERCUSSIONI CON ATISSOU LOKO, MAESTRO DI RITMI HAITIANI

Sabato 17 e domenica 18 dicembre torna da GRIOT l’amico haitiano Atissou Loko. Percussionista noto a livello mondiale, Atissou terrà un workshop sui ritmi irresistibili Rara e Voodoo, spiegando i rituali dedicati agli antenati e alle divinità haitiane più importanti.
photo-4-copie-2“Atissou Loko”, è un nome d’arte, scelto per evocare una storia: quella del ritorno di Cyril Forman, alle proprie radici caraibiche. Radici che nascono nella pianura di Gonaives, altopiano della guerra d’indipendenza che fece di Haiti la prima repubblica del nuovo mondo, dei primi schiavi liberi di perpetuare un Voodoo nato in Antico Egitto e poi diffuso in Africa occidentale pre-coloniale: ritmi Mandingues (Senegal-Mali), Fon
(Benin-Togo), Yoruba (Niger-Nigeria) e l’ampio repertorio del Congo (Angola, Cameroun – Congo). Cyril Forman nasce ad Haïti, dove vive fino all’adolescenza e dove torna, dopo un breve periodo di studi a Parigi, per unirsi al fenomeno musicale “Racine (Radici) deglianni ‘70-80’. “Racine” è un movimento costituito da gruppi di giovani musicisti che decidono di ritirarsi nelle campagne della “Plaine des Gonaïves” per studiare i ritmi e i canti trasmessi oralmente dai contadini preti Voodoo durante rituali sacri destinati agli antenati, alle divinità, alla fraternità e al lavoro della terra. Consapevole del valore unico di questo patrimonio culturale, il musicista decide di diffondere nel mondo la conoscenza degli antichi ritmi haitiani accompagnandoli con strumenti musicali moderni.
Nel suo percorso formativo Atissou incontra i più grandi maestri haitiani, in particolare Pierre Chériza Fénélus, discendente di quinta generazione di una famiglia di preti Voodoo, e viene presto riconosciuto come uno dei migliori percussionisti di Haiti. E’ noto per la sua incredibile energia nel suonare simultaneamente i 3 tamburi Voodoo tradizionali: Manman (il sole), Second (la luna), Kata (l’acqua).
Orari: sabato 17 dalle 15,30 alle 17,30 – domenica 18 dalle 11,00 alle 13,30
Livello: medio/avanzato (minimo 6 partecipanti)
Dove: Officina GRIOT
Costo: 45€ (4 ore 1/2)
Portare: 1 tamburo a testa (Dum Dum o Conga da suonare con bacchette, o Djembé)
Iscrizioni: [email protected]   06.58334116