Lunedì 25 giugno, alle 18.30, presso lo spazio di GRIOT nel foyer del Teatro India, ospitiamo la presentazione del saggio “Verso una cultura dell’incontro. Studi per una terapia transculturale” di Alfredo Ancora (2017, Franco Angeli editore).
Insieme all’autore parteciperà la giornalista scientifica di Repubblica Salute, Valeria Pini.
Questo lavoro (prossimo ad essere pubblicato anche in Francia e Spagna) è destinato a operatori della salute mentale − infermieri, psicologi, assistenti sociali, psichiatri − che lavorano sul territorio quotidianamente in strutture deputate alla cura e all’accoglienza.
Le proposte teorico-pratiche qui presentate offrono un aiuto a chi si sente un “po’ spaesato” di fronte a un rifugiato, richiedente asilo, migrante, che talvolta mette in difficoltà le griglie conoscitive a cui si è normalmente abituati. Vengono qui riportate ricerche ed esperienze sul campo, per dotare l’operatore del III° millennio di un pensare/agire transculturale capace di rispondere a realtà sempre più complesse con cui viene a contatto. Attraverso la descrizione di storie individuali, di coppia e di gruppo si vuole proporre un diverso posizionarsi nel processo d’osservazione, sulla scia di George Devereux e Gregory Bateson. Verso una cultura dell’incontro è una direzione nel processo di cambiamento con persone, non con nuove categorie. Il processo di cura diviene allo stesso tempo un viaggio di conoscenza e di aiuto, facendo leva anche su risorse dell’operatore mai esplorate, entusiasmi e curiosità perdute. Come ci suggerisce Ramon Panikkar infatti: “La conoscenza senza amore è calcolo, non è vera conoscenza, manca il rapporto di intimità e di prossimità con la cosa conosciuta…”.
Alfredo Ancora, psichiatra e psicoterapeuta, già docente di psichiatria ttansculturale presso Università diSiena,è membro ordinario dell’International Society for Academic Research on Shamanism (ISARS). Fra le sue pubblicazioni per i nostri tipi ricordiamo La consulenza transculturale della famiglia (2000, tradotto da l’Harmattan, Paris, 2010, e da Nova Science, New York, 2011) e I costruttori di trappole del vento (2006). Ha inoltre curato l’edizione italiana di Etnopsicoanalisi complementarista di G. Devereux (2014), di Counseling e psicoterapia con arabi e musulmani di M. Dwairy (2015) e di Psichiatria e culture di Julian Leff (Casale Monferrato, 1992, 2008)
Con il contributo di: T. Borgese, F. Chianese, C.A. Caldarelli, Ricciardi, R. Finco, M. Jacoub, M. Cherubini, M. Caporale, S. Morrone, F. Posabella, D. Calzoni, A. David, W. Ielasi, D. Quaresmini, S. Tarallini, V. Tanghetti V. Fabbri, L. Liberati