Descrizione
Neorazzismo e neoschiavismo tracciano una linea divisoria tra esseri umani e ‘corpi d’eccezione’ – vite discriminate, disumanizzate, ridotte a cosa. Per combattere queste pratiche, per spezzarne il sicuro ‘avvenire’, non basta un ‘diritto di ingerenza’ per cause umanitarie. Gli abolizionisti del Settecento e dell’Ottocento ritenevano che i valori propugnati dalla loro lotta potessero fornire le basi per la riscrittura del diritto positivo. Oggi non si tratta solo di riscrivere il diritto quando questo è ‘contro’ (in funzione escludente), ma di applicarlo integralmente quando contrasta e previene razzismo, discriminazioni, nuove schiavitù, ovvero quando è ‘a favore’ di una piena tutela degli umani diritti, nessuno escluso.