Venerdì 1 luglio, alle ore 19.00, GRIOT presenta il romanzo “Il tempo di un’estate”, di Didier Manga
A parlarne, assieme all’autore, anche Aly Baba Faye, sociologo esperto di tematiche legate all’immigrazione, e Filomeno Lopes, giornalista di Radio Vaticana e musicista
Quanti sono i giovani africani che hanno affollato le università europee per completare degli studi universitari che avrebbero potuto offrire loro una marcia in più grazie all’eccellenza? Tanti, tantissimi. Mballa, il protagonista di questo romanzo d’esordio di Didier Manga, è uno di loro: uno studente brillante che brucia le tappe, dal Camerun a Parigi, e arriva a sostenere un importante concorso riservato ai migliori tra gli studenti delle prestigiose università parigine. Ad aiutarlo a sciogliere la tensione, arriva Sabrina, una giovane e affascinante stilista conosciuta nella dolce campagna bretone, con la quale Mballa inizierà una tenera e delicata storia d’amore. Un lieto fine? Non proprio, perché Mballa scopre che una settimana prima del suo fatidico esame, proprio mentre si lasciava cullare dal nascente amore per Sabrina, in Camerun si spegneva il suo amato padre, per colpa di una misteriosa malattia della pelle. Nessuno lo aveva avvertito, per non distrarlo dal concorso, ma adesso che la sua famiglia gli ha tolto la possibilità di seppellire il padre tutto sembra crollargli addosso. Nel suo libro, intitolato “Il tempo di un’estate”, Didier Manga tratteggia con delicatezza e profondità le incertezze e i turbamenti di un personaggio che vive, come molti migranti, sospeso tra due mondi, nessuno dei quali riesce a farlo sentire davvero a suo agio. Sarà l’amore a lenire le sue ferite, o la storia con Sabrina si rivelerà più complessa del previsto?
Didier Manga è nato a Yaoundé, in Camerun, nel 1970. Dalla sua professione, l’architettura, ha tratto ispirazione per fondare e dirigere la rivista bimestrale “A2, Africa e Architettura”, dedicata all’architettura africana in Italia. Con questo suo primo romanzo, si cimenta nella letteratura usando magistralmente l’italiano.