Descrizione
Le migrazioni contemporanee hanno spezzato il tempo della modernità. Quando l’Altro non è più tenuto a distanza, ma appare costantemente nella forma concreta degli altri e delle altre; quando l’incontro tra culture, storie, religioni e lingue diverse emerge al centro della nostra vita quotidiana, la “ragione” occidentale deve ripensare i propri punti di riferimento, le proprie fondamenta. Con “Paesaggi migratori”, Chambers si propone proprio questo: aprire nuove prospettive e nuovi percorsi e instaurare un rapporto uno dei testi più incisivi degli studi postcoloniali.