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Corpi colonizzati: riflessioni di donne nere della diaspora
16 Febbraio 2023 @ 17:30 - 19:00
Corpi colonizzati: riflessioni di donne nere della diaspora. Conversazione in italiano e in inglese con Angelica Pesarini, docente, e le ricercatrici Fartun Mohamed e Iman Mohamed.
Questo evento si inserisce nella Settimana di riflessioni e iniziative sui crimini e sulle eredità del colonialismo italiano, organizzata dalla “Rete Yekatit12-19Febbraio”
Per molti anni, la storia del colonialismo italiano è stata scritta dalla prospettiva dell’Italia (bianca) – da coloro che sposavano il mito degli “italiani brava gente” a coloro che lo criticavano. Come nota lo studioso eritreo Tekeste Negash, “il colonialismo è lodato oppure criticato per ciò che è riuscito o non è riuscito a ottenere per l’Italia”. In questa tavola rotonda, tre studiose – Angelica Pesarini, Fartun Mohamed e Iman Mohamed – rifletteranno insieme su cosa significa studiare il colonialismo italiano dalla prospettiva opposta, e sulle storie incorporate che portano con sé in quanto studiose nere donne.
“Rete Yekatit12-19Febbraio”
Questo evento si inserisce nella settimana di riflessioni e iniziative sui crimini e sulle eredità del colonialismo italiano, organizzata dalla “Rete Yekatit12-19Febbraio”, per sostenere e promuovere l’applicazione della mozione 232 approvata dal Consiglio
Comunale di Roma Capitale il 6 ottobre 2022, attraverso due azioni principali:
1. l’istituzione della giornata del 19 febbraio, giorno di inizio della strage di Addis Abeba del 1937 (Yekatit12 nel calendario etiope) come “Yekatit12-19Febbraio: giornata di riflessione sui crimini e sulle eredità del colonialismo italiano”.
2. la ri-significazione dell’odonomastica coloniale presente nella città di Roma. Con oltre 150 odonimi, Roma è il luogo d’Italia maggiormente connotato dall’esperienza storica coloniale. Crediamo sia necessaria una riflessione condivisa verso una ri- significazione degli spazi pubblici segnati dalle tracce coloniali, che possa far emergere la verità storica su questo nostro difficile passato, contro la sua rimozione dalla memoria collettiva, e per accrescere nella cittadinanza la consapevolezza dei crimini e delle conseguenze di lunga durata di questa pagina della nostra storia.
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