Descrizione
Sali su un aereo portandoti dietro solo una borsa in cui sono nascoste le ceneri di tuo padre, alla volta di un paese sconosciuto che dovrebbe essere il tuo ma non lo sarà mai. Non proprio una passeggiata. Eppure leggiamo col sorriso, perché tutto ciò che Randa Jarrar tocca sembra assumere una levità che ricorda la protagonista del primo di questi racconti, Qamar, che di mestiere sta in equilibrio su una fune senza protezioni al circo di Alessandria e la notte cerca di acchiappare la luna sul tetto di un palazzo. Così, in bilico fra risate e lacrime, fra realismo e favola, come una Shahrazād impertinente, la voce dell’autrice ci accompagna in viaggio nel traffico del Cairo e fra le macerie di Gaza, in mezzo ai gabbiani anarchici di Atene o nei saloni di bellezza del Michigan. Un itinerario segnato dall’apparizione di innumerevoli e strani viaggiatori accidentali: la portaborse della grande scrittrice femminista, tanto battagliera in pubblico quanto rognosa sul lavoro; il falco accusato di essere una spia al servizio degli israeliani; la bambina rapita al reparto giocattoli di un supermercato che tutto sommato si trova meglio con la nuova famiglia.
«Quando la gente lascia un luogo all’improvviso, comincia a credere di non avere più una storia.» Randa Jarrar torna sui luoghi che hanno segnato la sua esistenza, dando voce a chi non occupa mai il centro della scena ma anzi rimane dietro le quinte. Come le donne, orientali e occidentali, capaci all’occorrenza di indossare un velo oppure i guantoni come Muhammad Ali per sferrare il gancio decisivo proprio quando la storia sta per finire.
Randa Jarrar è nata nel 1978 a Chicago da madre egiziana e padre palestinese. Dopo aver vissuto in Kuwait, Egitto e Texas, oggi è di stanza a Los Angeles e partecipa a diversi show televisivi come attrice e stand-up comedian. Suoi lavori sono apparsi su The New York Times Magazine, Guernica, Rumpus, Ploughshares, Buzzfeed, Salon e Bitch. Oltre a Love Is an Ex-Country, il suo memoir da cui verrà tratto un film, ha scritto il romanzo La collezionista di storie (Piemme) che le è valso l’Arab American Book Award. Io, lui e Muhammad Ali ha vinto il PEN Oakland Award e lo Story Prize Spotlight Award.