Descrizione
In Dark Matters Simone Browne individua le condizioni di nerezza come un punto chiave attraverso cui, negli Stati Uniti, la sorveglianza viene praticata, narrata e contrastata. Mostra come le tecnologie e le pratiche di sorveglianza contemporanee siano influenzate dalla lunga storia della costruzione razziale e dai metodi governare la vita dei neri nel periodo dello schiavismo, come il marchio, gli avvisi sui fuggiaschi e le “leggi sulle lanterne”. Browne attinge dalla teoria femminista nera, dalla sociologia e dagli studi culturali per analizzare testi tanto diversi quanto sono molteplici i metodi di sorveglianza dei neri che presenta: dal progetto del XVIII secolo della nave schiavista Brooks, al Panopticon e The Book of Negroes di Jeremy Bentham, all’arte contemporanea, alla letteratura, alla biometria e alle pratiche di sicurezza aeroportuale dopo l’11 settembre 2001. La sorveglianza, afferma Browne, è una pratica sia discorsiva che materiale che reifica confini, confini e corpi attorno alle linee razziali, tanto che la sorveglianza della nerezza è stata a lungo, e continua ad essere, una norma sociale e politica.