Dal 22 Novembre al 19 Gennaio 2008 l’Extraspazio ospita la personale Messina/Musina del fotografo sudafricano Pieter Hugo (Johannesburg, 1976; vive e lavora a Cape Town).
Le fotografie in mostra, di medio e grande formato e scattate nel 2006, ritraggono singoli individui, famiglie, interni o paesaggi e rappresentano una riflessione sulle cicatrici e sulle ferite di razza, classe e nazionalità.
Musina è la città più settentrionale del Sud Africa. Sorge sulle rive del fiume Limpopo al confine con lo Zimbabwe, un paese in via di autodistruzione. In passato la città era chiamata Messina, ma nel 2002 il nome è stato cambiato per correggere un errore di pronuncia che risaliva all’epoca coloniale, quando era stato storpiato il nome del popolo Musina che prima occupava la regione. Situata al centro del bushveld con le sue riserve di caccia e miniere di diamanti, lungo la principale strada della regione settentrionale, la città attrae un conglomerato eterogeneo di persone richiamate dalle opportunità che essa offre, che siano lavorare nelle miniere e nelle fattorie oppure pattugliare il confine permeabile al contrabbando, all’immigrazione clandestina e alla prostituzione. La situazione di Musina rispecchia quella di ogni comunità che attraversa una drammatica fase di transizione.
Hugo si sofferma sugli aspetti periferici della società, soprattutto africana, e sui contesti della negoziazione in cui le sfumature culturali della nostra epoca risultano amplificate.
La mostra è accompagnata dalla monografia Messina/Musina (edizioni Punctum)