Georges Adéagbo
"La rencontre"…….! Venise – Florence..!
Fondazione Querini Stampalia, Venezia
17 novembre 2007 – 10 febbraio 2008
Georges Adéagbo, nato nel 1942 a Cotonou (Benin) dove vive e lavora, è uno dei più importanti artisti dell’Africa Occidentale. Le sue partecipazioni alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia nel 1999 e a Documenta di Kassel nel 2002 hanno decretato il suo riconoscimento anche a livello internazionale.
L’esposizione, pensata per gli spazi della Fondazione Querini Stampalia, è a cura di Chiara Bertola con Stephan Koehler ed è stata realizzata in collaborazione con la Regione del Veneto.
“La rencontre”..! Venise – Florence..! di Georges Adéagbo rientra nel progetto Conservare il futuro, promosso dalla Fondazione Querini Stampalia e dalla Regione del Veneto e incentrato sul rapporto fra arte antica e arte contemporanea, tra un passato da tutelare e un futuro da progettare.
Nella convinzione che lo sguardo degli artisti più interessanti e sensibili a livello nazionale e internazionale possa aiutare non solo a capire il tempo in cui viviamo, ma anche a vedere in modo diverso il nostro passato, il lavoro chiesto a loro è, ogni volta, intessuto di questa condizione di relatività e di confronto che altrimenti rischiamo di perdere: l’antico non solo come memoria, ma come azione, trasformazione, come materia viva.
Ecco che il passato, ripensato e rinnovato, si riflette nel presente, nello spazio in cui l’artista vive e lavora. Il suo ripensare è come un aratro che rimescola le zolle riportando alla luce ciò che prima era sepolto, addormentato nel tempo, e fornisce nuove categorie interpretative.
Dopo Giulio Paolini, Remo Salvadori, Elisabetta Di Maggio, Kiki Smith, Giuseppe Caccavale è Georges Adéagbo a confrontarsi con la memoria e la storia della Fondazione.
Adéagbo è un ‘”collezionista” che raccoglie e ordina sistematicamente fotografie, libri, ritagli di giornale, stoffe assemblati insieme con criteri diversi, a seconda del contesto in cui opera. Ne derivano grandi installazioni “site-specific” che colmano lo spazio con un’eterogenea molteplicità di segni, immagini e concetti messi in relazione tra loro in un sapiente gioco di significati, corrispondenze e rimandi. Il rapporto tra Africa ed Europa, la storia della colonizzazione, il dramma della guerra e della schiavitù, il cannibalismo culturale, la religione, la democrazia e l’arte sono i temi più cari all’artista che, interessato alle storie locali e agli eroi leggendari, mette in scena suggestive narrazioni i cui significati attraversano i confini tra paesi, culture, epoche, linguaggi.
Per la Fondazione Querini Stampalia Georges Adéagbo realizzerà un progetto specifico e inedito nato dalla relazione con la storia di Venezia e la famiglia dei Querini Stampalia: uno sguardo straniante nato dall’incontro di due culture così diverse. I libri e le carte antiche della Biblioteca, la Presentazione di Gesù al Tempio di Giovanni Bellini, le scene di vita di Pietro Longhi, ma anche gli antichi strumenti musicali e i seicenteschi globi appartenenti alle collezioni della Fondazione diventano per l’artista una inesauribile fonte di ispirazione per costruire il suo “incontro”.
Adéagbo racconta le difficoltà di persone che vivono separate e che cercano un contatto: “…vicini, separati da un alto muro, sentono ciascuno i rumori dell’altro, ma hanno solo un’idea vaga di come gli altri vivano. Alla fine uno di loro costruisce una scala, vi si arrampica e intravede chi sono gli altri e come vivono”.
http://www.querinistampalia.it