Domenica 26 maggio alle 18.30 GRIOT ospita la presentazione della raccolta di racconti “La storia della sete antica” di George Salem (2019, Mredezioni). Partecipano all’incontro Alma Salem, curatrice del libro e Antonino d’Esposito, modera la professoressa Isabella Camera d’Afflitto.
È impossibile non scorgere nelle pagine dello scrittore siriano George Salem echi della filosofia esistenzialista europea, non a caso lo scrittore siriano fu traduttore di Camus. Tratti salienti di questa corrente di pensiero possono facilmente essere scovati nei racconti qui tradotti. Indubbiamente, il centro dell’universo di Salem è l’individuo in sé, e non certo le grandi masse, quasi del tutto assenti. Il singolo, poi, come già ricordato, nel corso delle novelle, si ritrova nel mondo e non lo riconosce, come se vi fosse stato scagliato dentro a sua insaputa. Il viaggio che si intraprende immergendosi nei racconti di George Salem somiglia purtroppo a una
traversata che si conclude qualche secondo dopo che il marinaio di guardia ha gridato: Terra! Nello stesso momento in cui sembrava profilarsi all’orizzonte la possibilità di un approdo, la sorte ci ha privato di un intellettuale che ancora molto aveva da darci. Ma forse il fascino di questi racconti ne esce rafforzato; pur non avendo avuto il tempo di fornirci una soluzione bell’e pronta, Salem ci ha indicato una probabile via da percorrere alla ricerca di un senso della vita che trascende.