Sabato 14 gennaio 2017, alle 18,30 GRIOT presenta “La Grande A” di Giulia Caminito (Giunti editore). Saranno presenti, insieme all’autrice, Sandro Triulzi e Giuliana Zagra.
Giada arriva ancora bambina in Eritrea, in quella che lei chiama ”La Grande A‘, al seguito della madre, camionista e contrabbandiera nelle ex-colonie italiane. Nella cittadina sul Mar Rosso troverà una realtà diversa da quella che immaginava piena di avventure e meraviglie, e incontrerà persone con cui intreccerà la sua vita e quella della sua famiglia.
Liberamente ispirato alla biografia di famiglia, ”La Grande A” è il primo romanzo di Giulia Caminito che racconta un pezzo dimenticato di storia italiana con una scrittura inventiva e spiazzante.
“Romana al suo esordio, Giulia Caminito non ha ancora trent’anni ma è tra i pochi scriventi degni di essere chiamati scrittori, ché la sua è una scrittura originale e sicura, frasi brevi, continui a capo, osservazioni che vengono da azioni, concretezza e curiosità da adolescente, qui per la storia di famiglia e per quella più grande, vista bensì dalle vicende di una famiglia (o stirpe) non rara.” (Goffredo Fofi, Internazionale)
Giulia Caminito è nata a Roma nel 1988 e si è laureata in Filosofia politica. Suo padre è originario di Asmara, sua nonna e suo nonno si sono conosciuti ad Assab, la sua bisnonna fu guidatrice di camion, contrabbandiera di alcolici e personalità vivace della comunità italiana d’Etiopia ed Eritrea. Giulia oggi vive a Testaccio e lavora per una casa editrice romana. La Grande A è il suo primo romanzo.
Giuliana Zagra, promotrice culturale, si occupa della letteratura italiana, valorizzazione di collezioni speciali e biblioteche d’autore, in particolare dell’archivio Morante. Organizza mostre, incontri, rassegne, convegni, passeggiate letterarie.
Sandro Triulzi, storico dell’Africa, studia la storia e la memoria dei colonizzati e dei colonizzatori nel Corno d’Africa. E’ fondatore e presidente dell’Archivio delle Memorie Migranti, associazione impegnata nel tentativo di dare vita a un nuovo modo di comunicare, partecipato e interattivo, che lasci traccia dei processi migratori in corso e allo stesso tempo permetta l’inserimento di memorie ‘altre’ nel patrimonio collettivo della memoria nazionale e transnazionale.
Vi aspettiamo sabato 14 gennaio alle 18,30!