Domenica 18 dicembre alle 18,30, GRIOT presenta il libro di Gabriele Proglio “Libia 1911-1912. Immaginari coloniali e italianità”. Ne parliamo con l’autore e Viviana Gravano, direttrice di Routes Agency.
L’Italia va alla guerra per conquistare il suo ‘posto al sole’ senza realmente sapere cosa troverà sull’altra sponda del Mediterraneo. Il volume analizza la propaganda coloniale e, in particolare, la stretta relazione tra la costruzione narrativa della colonia libica e le trasformazioni dell’italianità. All’iniziale studio degli immaginari sulla Libia precedenti il 1911, segue una disamina di quelle voci che si mobilitarono a favore della guerra, partendo dai nazionalisti di Enrico Corradini con i riferimenti all’Impero romano, al Risorgimento, al mito della ‘terra promessa’. L’archivio coloniale è indagato anche attraverso lo studio delle omelie funebri per i soldati caduti durante la guerra, con immagini che vanno dal buon soldato al figlio della patria. Un altro campo d’analisi è quello dell’infanzia: i discorsi dei docenti sul conflitto, del «Corriere dei Piccoli» e della letteratura per ragazzi lavorano per «costruire» i corpi dei piccoli italiani. Non manca, infine, lo studio della letteratura interventista: Gabriele D’Annunzio, Giovanni Pascoli, Filippo Tommaso Marinetti, Matilde Serao, Ezio Maria Gray, Umberto Saba, Ada Negri, Giuseppe Bevione.
Gabriele Proglio è docente di storia contemporanea e studi postcoloniali presso l’Università di Tunisi ‘El Manar’ e Research Fellow presso l’European University Institute nel quadro del progetto ‘Bodies Across Borders: Oral and Visual Memory in Europe and Beyond’, con una ricerca di storia orale sulle diaspore dal Corno d’Africa in Europa. Si occupa di memoria dei colonialismi europei, di condizioni postcoloniali e di migrazioni nel Mediterraneo. Ha pubblicato Memorie oltre confine, la letteratura postcoloniale in prospettiva storica (Ombre corte, 2011), curato e scritto diversi saggi sulla memoria del colonialismo italiano analizzando campi diversi della produzione culturale (cinema, letteratura, giornalismo). Di prossima uscita sono il volume collettaneo Fortress Europe, Border Lampedusa, per i tipi di Palgrave, e Decolonizing the Mediterranean Area, Colonial Cultural Heritage, between Europe and North Africa per Cambridge Scholars Publishing.
Viviana Gravano vive tra Roma e Milano. È Curatrice di Arte Contemporanea e Docente di Storia dell’Arte Contemporanea a Milano e Roma. È direttrice della rivista on line “roots§routes. Magazine trimestrale indipendente di Cultura Visuale” (www.roots-routes.org). È Presidente di “Routes Agency. Cura of Contemporary Art”. Ha pubblicato numerosi saggi monografici e saggi in cataloghi, tra cui: L’immagine fotografica, Mimesis, Milano 1997; Crossing. Progetti fotografici di confine, Milano 1998; Paesaggi attivi Saggio contro la contemplazione/ L’attivismo paesaggistico nell’arte contemporanea, Milano 2008; II ediz. ampliata Mimesis, Milano 2012.