Venerdì 9 dicembre, alle 18,30, GRIOT presenta “Salam è tornata” di Gianluca Serra. Ne discuterà insieme all’autore Lorenzo Marinone, giornalista di East Journal.
Nel 2000 un giovane biologo italiano sbarca in Siria per prendere parte a un progetto di cooperazione internazionale finalizzato a creare una riserva naturale nel deserto di Palmira. La Siria è ancora un sonnacchioso paese dittatoriale travestito da repubblica. A metà del progetto, Gianluca Serra compie una clamorosa scoperta scientifica, la cui notizia farà il giro del mondo: scopre l’ultima colonia dell’Ibis eremita, un uccello dall’aspetto favoloso e bizzarro che si considerava estinto in Siria da più di settant’anni. Già sacro agli egizi, è immortalato in un famoso geroglifico del Tempio di Horus con il suo lunghissimo becco adunco. Ogni volta che Salam, uno degli Ibis della colonia di Palmira, tornava insieme ai suoi compagni di viaggio a riprodursi sulle rocce del deserto siriano, dopo la lunga migrazione annuale dall’Etiopia, le speranze di riuscire a salvare dall’estinzione questa popolazione unica al mondo si riaccendevano.
Questo libro racconta l’avventura di quella scoperta, l’entusiasmo e gli incredibili ostacoli per salvaguardia dell’ultima colonia, una battaglia lunga dieci anni, ma racconta anche quello che sta accadendo oggi attraverso le voci degli abitanti di Palmira: di Rahmun che è voluto restare e di Ahmed e Mahmud che stanno attualmente cercando di passare il confine turco in frangenti drammatici.
Gianluca Serra, biologo, ricercatore. Ha condotto le sue ricerche di ecologia comportamentale prima in Italia, poi in Cile e a Berkeley. Si è lungamente occupato di conservazione della natura nei paesi in via di sviluppo e di cooperazione internazionale. A partire dal 2000, e per dieci anni, si trasferisce nel deserto siriano e in Africa orientale con un incarico delle Nazioni Unite, per seguire il volo migratorio di un rarissimo volatile sacro agli antichi egizi. In seguito allo scoppio della guerra civile in Siria si sposta in Polinesia per lavorare al Programma Regionale Ambientale dell’Oceania.