Sabato 14 novembre alle 18,30 GRIOT presenta il romanzo “E se fossi morto?” di Muhammad Dibo
Saranno presenti l’autore e la traduttrice del romanzo Federica Pistono.
L’incontro sarà introdotto da Chiarastella Campanelli (Il Sirente) e moderato dalla ricercatrice Donatella Della Ratta.
Traduzione dall’arabo all’italiano a cura di Fouad Roueiha.
«Se vivi in Siria, la morte può colpirti in ogni momento: puoi essere arrestato, essere colpito da una bomba, sparire in uno dei tenebrosi sotterranei dei servizi segreti, considerati tra le prigioni più infami del mondo…»
Il romanzo è una lunga testimonianza sulla Siria contemporanea, dal suo esordio sull’onda delle rivoluzioni tunisina, egiziana e yemenita, al suo progressivo sgretolarsi sotto la duplice onda d’urto della macchina repressiva del potere e degli interventi stranieri.
Un mattino l’autore-protagonista viene svegliato da una strana telefonata, un’amica gli comunica che un giovane dal nome Mohammed Dibo è stato ucciso nella città di Duma, lo strano caso di omonimia lo costringe ad indagare e a ripercorrere i dolorosi anni siriani dal 2011 a oggi, facendone un’opera di stretta attualità. Con uno stile lucido e modernissimo, Mohammed Dibo, ci offre una visione “dall’interno” della situazione siriana, il punto di vista di un testimone attore, in grado di avvicinare il lettore al modo di sentire del rivoluzionario e alle contraddizioni insite nella rivoluzione stessa, ma anche di chiarire il ruolo assunto dal regime nel seminare discordia e terrore procedendo all’implacabile smantellamento della rivoluzione.
Muhammad Dibo è un giornalista, scrittore e poeta siriano, nato nel 1977. Ha partecipato fin dall’inizio, nel marzo 2011, alla rivoluzione siriana contro il regime di Bashar al-Asad. Arrestato e torturato in carcere, è stato successivamente rilasciato. Si trova attualmente in esilio a Beirut. Collabora con numerose testate giornalistiche di rilievo internazionale, ed è l’editor in chief di Syria-untold, testata che si occupa di attivismo civile.