Venerdì 24 ottobre, alle 18.30, GRIOT presenta “Prendi quello che vuoi, ma lasciami la mia pelle nera”, di Cheikh Tidiane Gaye
Assieme all’autore interverrà la docente universitaria Nora Moll
Nella forma di lettere all’amico Silmakha, un cittadino italo-senegalese con impiego in banca a Milano vuole trasmettere il disagio che prova nello stare in quella che potremmo chiamare la società sviluppata. Il suo non è il rifiuto di un mondo, perché in questo mondo l’autore vuole vivere: ormai è anche il suo mondo, ma da questo mondo non si sente accettato, non se ne sente parte a pieno titolo. Questa città, di cui l’autore parla perfettamente la lingua, lo vorrebbe diverso. In fondo si dovrebbe spogliare della sua pelle nera, dei suoi legami culturali, di ciò che per lui è il valer la pena, e la gioia, del vivere. L’opera è da un lato una raccomandazione al fratello e ai suoi di non spogliarsi di se stessi, dall’altro una critica interna alla società che si vuole democratica e del diritto, e di cui l’autore vuole far parte, ma a cui è costretto a porre una domanda: “Il muro è storico, ma l’esperienza è sempre profetica. Per sconfiggere l’odio e il rancore occorre maggiore giustizia. Non dobbiamo avere paura. Dove sono finiti oggi i diritti e la legalità?”. Una domanda che mette in questione un intero modo di vivere.
Venerdì 24 ottobre, alle 18.30, GRIOT ospiterà il poeta e scrittore Cheikh Tidiane Gaye per presentare il suo libro, “Prendi quello che vuoi, ma lasciami la mia pelle nera”. Interverrà all’incontro anche Nora Moll, docente universitaria.