Domenica 15 dicembre, alle 18, GRIOT presenta il libro “Oltre Tahrir. Vivere in Egitto con la rivoluzione”, di Luciana Borsatti
Assieme all’autrice, giornalista dell’Ansa, parteciperanno anche la giornalista e scrittrice Francesca Bellino ed Ernesto Pagano, regista, autore del video “Lontano da Tahrir”, che sarà proiettato durante la presentazione
Il 30 giugno 2013 è diventata una data storica per l’Egitto quanto il 25 gennaio 2011, che aveva posto fine al trentennio della residenza di Hosni Mubarak. Quel giorno, infatti, imponenti manifestazioni di piazza contro il governo dei Fratelli Musulmani hanno condotto alla destituzione del presidente Mohammed Morsi, eletto solo un anno prima. Determinante ancora una volta il ruolo delle forze armate, che hanno preso in mano la gestione di una e controversa fase di transizione verso una nuova Costituzione, ora in attesa di approvazione per referendum, e nuove elezioni legislative e presidenziali. La Fratellanza egiziana aveva fallito nella sua prima prova al governo, creando un malcontento diffuso in tutti gli strati sociali. E con la sua repentina ascesa e caduta sembra essere definitivamente crollato anche il progetto di governo dell’islam politico. Il libro della giornalista Luciana Borsatti, “Oltre Tahrir”, è una raccolta di testimonianze di persone di diverse appartenenze, provenienze geografiche e condizioni economiche su come sia cambiata la loro vita dopo la rivoluzione e sulle loro aspettative per il futuro. Ma la realtà e gli umori che emergono da questi racconti, raccolti proprio nelle settimane a cavallo del 30 giugno, fanno di queste pagine un inedito e profetico spaccato della società egiziana che si preparava ad una e radicale svolta della sua storia.
Domenica 15 dicembre, alle 18, Luciana Borsatti presenterà il suo libro da GRIOT. Assieme a lei, la scrittrice e giornalista Francesca Bellino e il regista Ernesto Pagano, co-autore del video “Lontano da Tahrir”. In occasione della presentazione sarà proiettato il video, che racconta la rivoluzione lontano dai riflettori mediatici di piazza Tahrir, raccogliendo le storie di alcuni abitanti delle comunità di El Desamy ed El Saff, due sobborghi poveri del Cairo. Il video è stato prodotto dall’Ong italiana CoSPE.