Domenica 27 maggio, alle 18.30, GRIOT presenta il saggio “Luoghi migranti. Tra clandestinità e spazi pubblici”, di Gianluca Gatta
Oltre all’autore, discuteranno del libro anche la professoressa Amalia Signorelli, antropologa, già ordinaria presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, e l’urbanista Gabriel Tzeggai
In che modo i migranti sono presenti negli spazi pubblici? Se l’atmosfera di socievolezza che caratterizza i caffè, le osterie, le piazze rende possibile la discussione di questioni di interesse collettivo, quali sono gli effetti della “clandestinità” sulla frequentazione di questi luoghi? Qual è, inoltre, il rapporto tra condizione migrante, cittadinanza e narrazione? A partire da questi interrogativi, questo volume prova a tracciare un percorso teorico tra i concetti di clandestinità, sfera pubblica, luoghi terzi e socievolezza, per esplorare il significato politico della presenza dei migranti nello spazio pubblico attraverso diversi casi etnografici: da Lampedusa alla Stazione Termini, da una scuola di italiano per rifugiati a un caffè marocchino nella periferia romana, fino ai luoghi del viaggio narrati dai migranti.
Domenica 27 maggio, alle 18.30, GRIOT presenta il libro “Luoghi migranti. Tra clandestinità e spazi pubblici”. Assieme all’autore, saranno presenti anche Amalia Signorelli, antropologa, già ordinaria di Antropologia urbana presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, e Gabriel Tzeggai, urbanista
L’autore: Gianluca Gatta è dottore di ricerca in Scienze antropologiche e analisi dei mutamenti culturali presso l’Università di Napoli “L’Orientale” e segretario dell’Archivio delle memorie migranti (Amm) di Roma