Nel segno dell’arcobaleno. Rassegna di proiezioni, letture e ascolti dal Sudafrica, a cura di Maria Teresa Carbone.
Quarto appuntamento, Sabato 2, ore 19: letture da “Alcuni dei miei amici sono bianchi (considerazioni eversive di un guerriero zulurbano)” di Ndumiso Ngcobo (Voland) con il traduttore del libro, Daniele Petruccioli.
Ignorando il politicamente corretto un trentacinquenne nero della classe media, cresciuto quando ancora c’era l’apartheid, l’autore ci intrattiene con le sue idee sulla società sudafricana contemporanea. Senza falsi pudori il protagonista varca di continuo le frontiere razziali e passa al microscopio lo strano miscuglio di popoli e culture che i sudafricani chiamano casa: dall’educazione dei figli ai taxi collettivi, dal rapporto uomo-donna all’idea di democrazia, dalla politica alla criminalità urbana. Il linguaggio, volutamente provocatorio, è quello di un uomo medio un po’ ottuso, maschilista e vagamente qualunquista.
Ndumiso Ngcobo:
Nato in Sudafrica nel 1972, Ndumiso Ngcobo si definisce un guerriero zulu in giacca e cravatta, un vero prodotto della cultura tradizionale rurale e del cattolicesimo conservatore catapultato nella cosmopolita Johannesburg. Ha insegnato a lungo matematica prima di lavorare in una grande azienda del settore agroalimentare dove ha svolto numerose mansioni, a suo dire, una peggio dell’altra. Le parole sono la sola cosa che lo interessano. Collabora con molte radio e scrive tutti i giorni sul suo blog e sul sito di “Mail and Guardian”, la più importante rivista sudafricana (dalla quarta di copertina).
Titolo: Alcuni dei miei migliori amici sono bianchi (considerazioni eversive di un guerriero zulurbano)
Autore: Ngcobo Ndumiso
Curato da: Petruccioli D.
Editore: Voland
Collana: Intrecci
Data di Pubblicazione: 2010
ISBN: 8862430590
ISBN-13: 9788862430593
Pagine: 208